Come potare il fico e quando farlo? Si tratta una pianta da frutto molto apprezzata per i suoi frutti dolci e succosi, che si possono consumare freschi o secchi. Il fico è una pianta ornamentale, che può arricchire il giardino con la sua chioma verde e ombrosa. Per avere un fico sano, produttivo e fruttifero, è importante eseguire la potatura, un’operazione che serve a mantenere la forma e la vigoria della pianta, a favorire la produzione di frutti e a prevenire le malattie.
In questa guida scoprirai come potare il fico, qual è il periodo migliore per farlo e quali sono le domande più frequenti su questo argomento.
Come potare il fico: schema potatura
La potatura del fico si può suddividere in tre tipi principali: la potatura di formazione, la potatura di produzione e la potatura di mantenimento.
La potatura di formazione è quella che si esegue nei primi anni di vita della pianta, per impostare la forma della chioma e la struttura dei rami. Si effettua in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, e consiste nel tagliare i rami laterali a circa 30 cm dalla base, lasciando solo le gemme apicali. In questo modo, si favorisce lo sviluppo di un fusto principale e di quattro o cinque branche principali, che formeranno la chioma. La forma più comune per il fico è quella a vaso globoso oppure a cespuglio.
La potatura di produzione è quella che si esegue quando la pianta ha raggiunto la sua dimensione massima e produce frutti regolarmente. Si effettua in estate, dopo la raccolta dei frutti, e consiste nel tagliare i rami che hanno fruttificato, lasciando solo due o tre gemme dalla base. In questo modo, si favorisce lo sviluppo di nuovi germogli che produrranno frutti l’anno successivo. Si eliminano anche i rami secchi, malati, spezzati o che crescono verso l’interno della chioma.
La potatura di mantenimento è quella che si esegue periodicamente per eliminare i rami in eccesso o danneggiati, per mantenere la forma e la vigoria della pianta. Si effettua in inverno o in estate, a seconda delle esigenze della pianta, e consiste nel tagliare i rami vecchi, deboli o in eccesso, lasciando solo le branche principali e qualche ramo giovane. Si eliminano anche i polloni basali, ovvero i rami che crescono dalla base del tronco. Hai bisogno di una potatura fico? Contattaci senza impegno
Come potare un fico grande
Un fico grande è una pianta che ha già raggiunto la sua dimensione massima e che produce frutti regolarmente. Quando si pota il fico grande? Per questo tipo di pianta, si esegue la potatura di produzione, che ha lo scopo di stimolare la fruttificazione e di eliminare i rami in eccesso o danneggiati.
Si effettua in estate, dopo la raccolta dei frutti, e consiste nel tagliare i rami che hanno fruttificato, lasciando solo due o tre gemme dalla base. In questo modo, si favorisce lo sviluppo di nuovi germogli che produrranno frutti l’anno successivo. Si eliminano anche i rami secchi, malati, spezzati o che crescono verso l’interno della chioma, per evitare l’ingombro e l’ombreggiamento. Si può anche ridurre la lunghezza dei rami troppo lunghi o pendenti, per mantenere la forma della pianta.
Come potare un fico vecchio
Un fico vecchio è una pianta che ha più di dieci anni di vita e che ha perso vigore e produttività. Per questo tipo di pianta, si esegue la potatura di rinnovamento, che ha lo scopo di ringiovanire la pianta e di stimolare la sua crescita.
La potatura di rinnovamento si effettua in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, e consiste nel tagliare drasticamente i rami vecchi e deboli, lasciando solo le branche principali.
Qual è il periodo migliore per potare il fico?
Il periodo migliore per potare il fico dipende dal tipo di interventi di potatura che si vuole eseguire. In generale, si possono distinguere due periodi principali: la potatura estiva e la potatura invernale.
Potatura estiva
La potatura estiva si effettua dopo la raccolta dei frutti, tra luglio e agosto, e ha lo scopo di stimolare la produzione di frutti per l’anno successivo. La potatura estiva consiste nel tagliare i rami che hanno fruttificato, lasciando solo due o tre gemme dalla base. Si eliminano anche i rami secchi, malati, spezzati o che crescono verso l’interno della chioma.
Questa potatura è principalmente adatta per i fichi grandi e produttivi, che non hanno bisogno di interventi drastici.
Bisogna potare il fico a marzo?
La potatura invernale si effettua quando la pianta è in riposo vegetativo, tra dicembre e marzo, e ha lo scopo di formare o rinnovare la struttura della pianta. La potatura invernale consiste nel tagliare i rami vecchi, deboli o in eccesso, lasciando solo le branche principali e qualche ramo giovane. Si eliminano anche i polloni basali, ovvero i rami che crescono dalla base del tronco. La potatura invernale è adatta per i fichi giovani, vecchi o troppo alti, che hanno bisogno di interventi più radicali.
FAQ Come potare il fico
In questa sezione risponderemo ad alcune delle domande più frequenti che ci si può porre riguardo alla potatura del fico.
Come e quando potare l’albero di fico?
La potatura del fico è un’operazione importante per favorire la salute e la produzione della pianta. La chiave per una potatura efficace risiede nella tempistica ed è importante considerare che la potatura del fico può variare leggermente in base alla zona climatica e alle condizioni locali, quindi è sempre consigliabile consultare un esperto o una guida specifica per la potatura dei fichi nella propria regione. Dunque quando potare il fico?
La potatura dell’albero di fico si può eseguire in due periodi dell’anno: in estate, dopo la raccolta dei frutti, e in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Il tipo di potatura da eseguire dipende dalle condizioni e dalle esigenze della pianta. In generale, si può seguire questo schema:
- Potatura estiva: si tagliano i rami che hanno fruttificato, lasciando solo due o tre gemme dalla base. Si eliminano anche i rami secchi, malati, spezzati o che crescono verso l’interno della chioma. Questa potatura serve a stimolare la produzione di frutti per l’anno successivo;
- Potatura invernale: si tagliano i rami vecchi, deboli o in eccesso, lasciando solo le branche principali e qualche ramo giovane. Si eliminano anche i polloni basali, ovvero i rami che crescono dalla base del tronco. Questa potatura serve a formare o rinnovare la struttura della pianta.
Cosa si intende per taglio di ritorno?
Il taglio di ritorno è una tecnica di potatura che consiste nel tagliare un ramo a una certa distanza dalla base, lasciando una parte del ramo con alcune gemme. Questo taglio serve a favorire lo sviluppo di nuovi germogli laterali, che andranno a formare la chioma della pianta. Il taglio di ritorno si effettua con una cesoia affilata e pulita, inclinando il taglio verso l’esterno della pianta.
Quando capitozzare il fico?
Capitozzare il fico significa tagliare la parte apicale del tronco o dei rami principali, per ridurre l’altezza della pianta e favorire lo sviluppo di rami laterali. Questa operazione si effettua solo nei casi in cui la pianta è troppo alta o ha una forma irregolare. La capitozzatura del fico va fatta in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, e va fatto con cautela, perché può indebolire la pianta e renderla più vulnerabile alle malattie.
Come curare un albero di fico?
Per curare un albero di fico bisogna seguire alcune semplici regole:
- Innaffiare la pianta regolarmente durante la stagione vegetativa e ridurre le innaffiature durante il riposo vegetativo;
- Concimare la pianta con un concime organico o minerale una volta all’anno, preferibilmente in primavera;
- Potare la pianta seguendo le indicazioni date in questa guida;
- Proteggere la pianta dalle gelate invernali, coprendo il tronco con della paglia o della tela;
- Controllare la pianta periodicamente per individuare eventuali parassiti o malattie e intervenire tempestivamente con prodotti specifici.
In questa guida hai compreso come eseguire la potatura del fico, qual è il periodo migliore per farla e quali sono le domande più frequenti su questo argomento. Se vuoi conoscere come potare tanti altri alberi da frutto come il prugno, il ciliegio o piante ornamentali come l’oleandro e la lavanda, continua a seguirci.
