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Come potare un albicocco

Hai appena trovato una guida pratica in cui ti spiegheremo come potare un albicocco e quando farlo in maniera corretta. Questo albero da frutto è molto apprezzato per i suoi frutti dolci e succosi, che maturano tra giugno e luglio. Per avere una pianta sana e produttiva, però, è necessario seguire alcune regole di coltivazione, indispensabili per prenderti cura al meglio del tuo albicocco e ottenere una buona fruttificazione.

Fattori come il clima, lo stato di salute della pianta, un uso della pianta di tipo ornamentale o fruttifero e la forma di allevamento, sono tutti fattori che influiscono sulla tipologia di interventi di potatura dell’albicocco. Ad ogni modo, non preoccuparti, continua lettura e in pochi minuti avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Perché potare l’albicocco?

La potatura dell’albicocco ha diverse funzioni:

  • favorire lo sviluppo equilibrato della pianta di albicocco, eliminando i rami deboli, secchi, danneggiati o che si incrociano tra loro;
  • migliorare l’areazione e l’illuminazione all’interno della chioma, prevenendo il rischio di malattie fungine o batteriche;
  • stimolare la produzione di nuovi rami fruttiferi, che portano i frutti più grossi e saporiti;

controllare la vigoria della pianta, evitando che cresca troppo in altezza o in larghezza.

Come potare l’albicocco?

potatura albicocco come e quandoPer potare l’albicocco in modo corretto bisogna seguire alcuni passaggi:

  • Scegliere il periodo migliore per la potatura, in base al tipo di intervento che si vuole fare (invernale o estivo);
  • Preparare gli attrezzi per la potatura, che devono essere affilati, puliti e disinfettati. Si possono usare delle forbici da potatura per i rami più sottili e una sega da potatura per quelli più spessi;
  • Effettuare il taglio in modo netto e obliquo, a circa 1 cm dalla gemma più vicina al ramo principale. Il taglio deve essere rivolto verso l’esterno della chioma, per favorire lo sviluppo dei nuovi rami verso l’alto;
  • Coprire il taglio con del mastice cicatrizzante, per evitare l’ingresso di agenti patogeni nella pianta;
  • Eliminare i rami tagliati e smaltirli in modo adeguato.

Cos’è il taglio di ritorno?

Il taglio di ritorno è una modalità di potatura che consiste nel tagliare una porzione di ramo fino a raggiungere una ramificazione secondaria, in modo da favorire la crescita di questa al posto del ramo principale. È utile per la potatura dell’albicocco perché permette di controllare la vigoria della pianta, di rinnovare i rami vecchi o già fruttificati e di migliorare l’illuminazione e l’aerazione della chioma. Si può fare in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, o in estate, dopo la raccolta dei frutti.

Come potare l’albicocco nei primi anni di vita?

come potare l'albicoccoLa potatura dell’albicocco nei primi anni di vita è molto importante, perché determina la forma della pianta e la sua produttività futura. Si tratta di una potatura di allevamento, che si effettua quando la pianta ha raggiunto un’altezza di circa due metri dal suolo. Il primo taglio determinerà la forma della chioma, che può essere a vaso, a palmetta o a ventaglio. Si sceglie il ramo principale e si taglia a un’altezza di circa 1,5 metri, lasciando tre o quattro gemme. Da queste gemme si svilupperanno i rami secondari, che costituiranno lo scheletro della chioma.

Si eliminano tutti i rami che crescono sotto dei cinquanta centimetri dal suolo e quelli che si dirigono verso l’interno della chioma. Nei successivi anni si ripete l’operazione, selezionando i rami più forti e ben distribuiti e eliminando quelli in eccesso o deboli.

Come potare un albicocco vecchio?

La potatura di un albicocco vecchio ha lo scopo di ringiovanire la pianta e migliorare la qualità dei frutti. Si tratta di una potatura drastica, che va fatta quando la pianta ha più di 10 anni e mostra segni di debolezza o scarsa produzione. Si effettua in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Si tagliano tutti i rami vecchi e secchi, lasciando solo quelli giovani e sani.

Si riduce anche l’altezza della pianta, tagliando il ramo principale a circa due metri dal suolo. Si eliminano infine i succhioni e i rami che crescono verso l’interno della chioma. Questa potatura può causare uno stress alla pianta, che potrebbe non fruttificare per uno o due anni. Per questo motivo va fatta solo se strettamente necessaria e con cautela.

Quando potare l’albicocco?

quando potare albicoccoLa potatura dell’albicocco si effettua in due momenti dell’anno: la potatura invernale e la potatura estiva.

Potatura invernale

La potatura invernale dell’albicocco si esegue verso la fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, prima che la pianta riprenda la vegetazione. Si tratta di una potatura di produzione, che ha lo scopo di favorire la fruttificazione. In questa fase si eliminano i rami vecchi, che hanno già fruttificato negli anni precedenti, e si lasciano i rami misti, che portano sia gemme a legno sia gemme a fiore. Si tagliano anche i rami troppo lunghi o troppo inclinati verso il basso, per dare una forma arrotondata alla chioma. Si eliminano infine i succhioni, cioè i rami che crescono dalla base del tronco o dalle radici, che sottraggono linfa alla pianta.

Potatura estiva

La potatura estiva dell’albicocco si effettua tra giugno e luglio, dopo la raccolta dei frutti. Si tratta di una potatura verde, che ha lo scopo di contenere la crescita della pianta e favorire lo sviluppo delle gemme a fiore per l’anno successivo. In questa fase si eliminano i rami in eccesso o che ombreggiano troppo la chioma, si accorciano i rami troppo vigorosi e si piegano quelli che si vogliono indirizzare verso l’alto. Si eliminano anche i rami malati o danneggiati da parassiti o da agenti atmosferici.

Frequenti domande su come potare un albicocco e quando farlo

Quali sono i rami fruttiferi dell’albicocco?

I rami fruttiferi dell’albicocco sono quelli che fioriscono e fruttificano e che vanno risparmiati nella potatura. Si classificano in tre categorie: i brindilli, sottili e lunghi, con gemme a fiore laterali e a legno apicale. I dardi o mazzetti di maggio, corti e grossi, con tante gemme a fiore vicine e una a legno in cima. I rami misti, robusti e lunghi, con gemme a legno e a fiore alternate. I brindilli sono i più fruttiferi per l’albicocco, i rami misti per il pesco e il susino giapponese, i dardi per le altre drupacee.

Perché il mio albicocco non fa frutti?

Se il tuo albicocco non fa frutti, le cause possono essere diverse. Alcune dipendono da te, come una potatura sbagliata, una concimazione insufficiente o un’irrigazione scarsa. Altre dipendono dall’ambiente, come un clima troppo freddo o ventoso, che danneggia i fiori o impedisce l’impollinazione. Altre ancora dipendono dalla pianta stessa, come la sua età o la sua varietà. Per risolvere il problema, devi capire quale sia la causa e intervenire di conseguenza, seguendo i consigli degli esperti.

Quali sono i rami anticipati dell’albicocco?

I rami anticipati dell’albicocco sono rami che si formano dalle gemme dello stesso anno di emissione e che portano gemme a fiore. Sono rami molto produttivi, con una fioritura precoce. L’emissione di rami anticipati si può ottenere cimando i rami misti nella potatura verde o lasciando le gemme apicali dei brindilli. Nella potatura invernale si devono conservare i rami anticipati e diradare quelli in eccesso.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per capire come potare un albicocco in modo corretto e quando farlo. Ricorda che la potatura è un’operazione delicata, che va fatta con attenzione e rispetto per la pianta. Se hai dei dubbi o delle domande, non esitare a contattarci!