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Come potare la dipladenia

La dipladenia è una pianta rampicante originaria del sud America, appartenente alla famiglia delle apocynaceae. È conosciuta anche con il nome di mandevilla e produce bellissimi fiori di colore rosa, rosso o bianco, a forma di tromba. La pianta di dipladenia può essere coltivata sia in piena terra che in vaso, ma richiede alcune cure specifiche per fiorire e crescere bene.

Una di queste cure è la potatura, che serve a dare forma alla pianta, a stimolare la fioritura e a prevenire malattie e parassiti. Vediamo quindi quando e come potare la dipladenia, e quali sono le domande più frequenti su questa pianta.

Come potare la dipladenia in vaso

quando potare la dipladenia
La potatura drastica della dipladenia va fatta a fine inverno

La dipladenia in vaso può essere coltivata sia in appartamento che in giardino o in terrazzo, purché in un luogo luminoso e riparato dal vento e dal caldo eccessivo.

La potatura della dipladenia in vaso va fatta in base al tipo di pianta che si possiede e al risultato che si vuole ottenere.

Potatura dipladenia in vaso cascante

Se si ha una dipladenia in vaso cascante, cioè una varietà di dipladenia che ha un portamento pendente e produce fiori lungo i rami, la potatura può essere fatta in due momenti: alla fine dell’inverno e durante la primavera.

Alla fine dell’inverno, si possono tagliare i rami secchi, danneggiati o troppo lunghi, per dare una forma armoniosa alla pianta.

Durante la primavera, invece, si possono sfoltire i rami più vecchi e quelli che crescono verso l’interno del vaso, per favorire la circolazione dell’aria e la nascita di nuovi germogli e fiori. La potatura della dipladenia in vaso cascante va fatta con delle forbici da potatura ben affilate e disinfettate, e i tagli vanno fatti in modo netto e obliquo, sopra una gemma o una foglia.

Dipladenia potatura drastica

Se si ha una dipladenia in vaso con un portamento rampicante, cioè una varietà di dipladenia che ha dei rami lunghi e flessibili che si arrampicano su dei sostegni, la potatura può essere più drastica. Infatti, la dipladenia potatura drastica va fatta alla fine dell’inverno, prima che la pianta inizi a produrre nuove gemme. In questo caso, si possono tagliare i rami fino a un terzo o anche a metà della loro lunghezza, lasciando almeno due o tre gemme per ramo.

Questo tipo di potatura serve a rinvigorire la pianta, a stimolare la crescita di nuovi rami e fiori, e a contenere le dimensioni della pianta. Anche in questo caso, si devono usare delle forbici da potatura ben affilate e disinfettate, e i tagli vanno fatti in modo netto e obliquo, sopra una gemma o una foglia.

Quando e come potare la Dipladenia?

La potatura della dipladenia va fatta in base alla stagione e al tipo di pianta che si ha. In generale, si può dire che la potatura va fatta alla fine dell’inverno, prima che la pianta riprenda la sua attività vegetativa, e durante la primavera, per eliminare i rami in eccesso o danneggiati.

La potatura va fatta con delle forbici da potatura ben affilate e disinfettate, e i tagli vanno fatti in modo netto e obliquo, sopra una gemma o una foglia. La potatura serve a dare forma alla pianta, a stimolare la fioritura e a prevenire malattie e parassiti.

Come si mantiene la Dipladenia in inverno?

potatura della dipladenia
La dipladenia in inverno va protetta e innaffiata poco

La dipladenia in inverno va protetta dal freddo e dalle gelate, soprattutto se coltivata in piena terra. Se la temperatura scende sotto i 10°C, è bene coprire la pianta con dei teli di plastica o di tessuto, o spostarla in un luogo riparato e luminoso, come una veranda o una serra. Se la dipladenia è in vaso, si può tenere in casa, in una stanza luminosa e fresca, con una temperatura tra i 15 e i 18°C.

In entrambi i casi, la dipladenia in inverno va annaffiata poco e raramente, solo quando il terreno è asciutto in superficie, e va concimata una volta al mese con un concime liquido per piante fiorite, diluito nell’acqua di irrigazione.

In questo modo, la pianta potrà resistere al freddo e prepararsi alla prossima primavera.

Dipladenia potatura primavera

La dipladenia potatura primavera va fatta quando la pianta inizia a produrre nuove gemme e foglie, in genere tra marzo e aprile. Questo tipo di potatura serve a eliminare i rami secchi, danneggiati o troppo lunghi, a sfoltire i rami più vecchi e quelli che crescono verso l’interno, e a dare una forma armoniosa e compatta alla pianta. La potatura va fatta con delle forbici da potatura ben affilate e disinfettate, e i tagli vanno fatti in modo netto e obliquo, sopra una gemma o una foglia.

La potatura primaverile favorisce la circolazione dell’aria e della luce tra i rami, e stimola la nascita di nuovi germogli e fiori.

FAQ Come potare la dipladenia

In questa sezione, risponderò ad alcune domande frequenti su come potare la dipladenia, per aiutarti a coltivare questa pianta nel modo migliore.

Come si cura la Dipladenia in vaso?

potatura dipladenia
La dipladenia va bagnata una o due volte a settimana

La dipladenia in vaso va curata seguendo alcune semplici regole. Innanzitutto, va scelto un vaso di dimensioni adeguato alla pianta, con dei fori di drenaggio nella parte inferiore. Il terreno deve essere fertile, leggero e ben drenato, e si può usare un terriccio universale o specifico per piante fiorite.

La dipladenia va collocata in un luogo luminoso, ma non esposto al sole diretto, e riparato dal vento e dalle correnti d’aria. La pianta va annaffiata regolarmente, ma senza esagerare, solo quando il terreno è asciutto in superficie.

La pianta va concimata ogni due settimane, da aprile a settembre, con un concime liquido per piante fiorite, diluito nell’acqua di irrigazione. La pianta va potata alla fine dell’inverno e durante la primavera, come spiegato nelle sezioni precedenti.

Quante volte va bagnata la Dipladenia?

La dipladenia va bagnata in base alla stagione e alle condizioni climatiche. In generale, si può dire che la dipladenia va bagnata una o due volte a settimana durante la primavera e l’estate, e una volta ogni due settimane durante l’inverno. La pianta va bagnata solo quando il terreno è asciutto in superficie, e si deve evitare il ristagno d’acqua nel sottovaso, che può causare marciume radicale. L’acqua di irrigazione deve essere a temperatura ambiente e non calcarea, e si deve bagnare il terreno e non le foglie o i fiori, per evitare macchie o malattie fungine.

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