Hai questo meraviglioso albero da frutto nel tuo giardino e vuoi sapere come potare il prugno per avere una produzione abbondante e di qualità? Se la risposta è sì, allora questa guida per la cura di un frutteto biologico fa al caso tuo. Ti spiegheremo tutto quello che devi sapere sul prugno, su come potarlo al meglio e quando farlo in modo semplice e corretto.
Potatura del prugno: le diverse tipologie
- La potatura di formazione: si effettua nei primi anni di vita dell’albero per dargli una forma adeguata alla varietà e allo spazio disponibile. Si può scegliere tra diverse forme, come il vaso, la piramide, il palmetta o il cordone;
- La potatura di produzione: si effettua ogni anno per stimolare la fioritura e la fruttificazione dell’albero. Si tratta di eliminare i rami vecchi o sterili e lasciare quelli giovani e fertili, che portano i frutti. Si può fare in inverno o in estate, a seconda della varietà;
- La potatura di rinnovamento: si effettua ogni 3-4 anni per ringiovanire l’albero e mantenerlo sano e vigoroso. Si tratta di eliminare i rami troppo lunghi o ingarbugliati e lasciare quelli ben distribuiti e orientati verso l’esterno. Si può fare in autunno o in primavera.
Quando potare il prugno
Il momento migliore per potare il prugno dipende dalla varietà e dal tipo di potatura che si vuole fare. Quando potare?
- Per il susino di tipo europeo, la potatura di formazione si fa in autunno o in inverno, la potatura di produzione si fa in estate dopo la raccolta dei frutti e la potatura di rinnovamento si fa in autunno o in primavera;
- Per il susino giapponese, la potatura di formazione si fa in autunno o in inverno, la potatura di produzione si fa in inverno prima della fioritura e la potatura di rinnovamento si fa in autunno o in primavera;
- Per il susino americano, la potatura di formazione si fa in autunno o in inverno, la potatura di produzione si fa in estate dopo la raccolta dei frutti e la potatura di rinnovamento si fa in autunno o in primavera.
Come potare il prugno: i passaggi da seguire
- Scegliere gli attrezzi giusti, come forbici, seghe e cesoie, ben affilati e disinfettati per evitare di trasmettere malattie all’albero;
- Tagliare i rami laterali con un’angolazione di 45°, lasciando una parte di legno vivo sopra il punto di taglio per favorire la cicatrizzazione;
- Togliere i rami secchi, in eccesso, danneggiati, malati, incrociati o che crescono verso l’interno della chioma;
- Lasciare i rami ben distribuiti e orientati verso l’esterno della chioma, rispettando la forma scelta per l’albero;
- Lasciare i rami fruttiferi fertili, che portano i frutti, e quelli giovani, che li sostituiranno in futuro;
- Cospargere i tagli più grossi con una pasta cicatrizzante per prevenire le infezioni.
Perché potare i susini?
La potatura del susino è un’operazione importante per mantenere l’albero sano, vigoroso e produttivo e serve a:
- Dare una forma equilibrata e armoniosa alla chioma, rimuovendo i rami in eccesso, quelli secchi, danneggiati o malati;
- Favorire l’areazione e l’illuminazione della chioma, prevenendo lo sviluppo di parassiti e malattie;
- Stimolare la fioritura e la fruttificazione, rimuovendo i rami malati o sterili e favorendo la crescita di quelli giovani e fertili;
- Controllare le dimensioni dell’albero, evitando che diventi troppo grande e ingombrante.
Domande sull’argomento come potare il prugno
Che differenza c’è tra susina e prugna?
Susino o prugno? La differenza dipende dalla varietà di albero da cui provengono i frutti. In generale, si può dire che:
- Le susine sono i frutti del susino europeo, di forma ovale o rotonda, di colore viola, blu, rosso o giallo, con polpa dolce o acidula e nocciolo aderente o libero;
- Le prugne sono i frutti del susino giapponese o americano, di forma ovale o allungata, di colore rosso o giallo, con polpa dolce e succosa o aspra e acidula e nocciolo libero.
Come si chiamano le prugne grosse?
Le prugne grosse sono quelle che hanno un diametro superiore ai 5 cm. Alcune varietà sono:
- La President, una varietà di susina europea di colore viola scuro con polpa gialla e nocciolo libero;
- La Fortune, una varietà di prugna giapponese di colore rosso con polpa gialla e nocciolo libero;
- La Santa Rosa, una varietà di prugna giapponese di colore rosso con polpa gialla e nocciolo libero.
Come si chiamano le prugne lunghe?
Sono quelle che hanno una forma allungata e affusolata. Alcune varietà sono:
- Angeleno, una varietà di prugna giapponese di colore viola con polpa gialla e nocciolo libero;
- Black Amber, una varietà di prugna giapponese di colore nero con polpa gialla e nocciolo libero;
- Metz, una varietà di susina europea di colore rosso con polpa gialla e nocciolo aderente.
Qual è la prugna più dolce?
- La regina Claudia, una varietà di colore verde con polpa dolce e profumata e nocciolo libero;
- La Golden Japan, di colore giallo con polpa dolce e nocciolo libero;
- La Honey Sweet, una varietà di susina americana di colore rosso con polpa dolce e nocciolo aderente.
Come si chiamano le prugne piccole?
Le prugne piccole sono quelle che hanno un diametro inferiore ai 3 cm. Alcune varietà di prugne piccole sono:
- La damascena, una varietà di susina europea di colore viola con polpa aspra e nocciolo aderente;
- La mirabelle, una varietà di susina europea di colore giallo con polpa dolce e nocciolo libero;
- La greengage, una varietà di susina europea di colore verde con polpa dolce e nocciolo libero.
A cosa fa bene la prugna?
La prugna fa bene alla salute perché è ricca di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Tra i benefici della prugna ci sono:
- Favorisce la digestione e previene la stitichezza grazie alle fibre e ai sorbitoli presenti nella polpa;
- Rinforza il sistema immunitario e protegge le cellule dai radicali liberi grazie alla vitamina C e agli antocianini presenti nella buccia;
- Regola la pressione arteriosa e previene l’anemia grazie al potassio e al ferro presenti.