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Come potare il caco

Capire come potare il caco e quando farlo è indispensabile per vari motivi. Infatti, una potatura corretta e regolare permette di mantenere una forma equilibrata, favorire la produzione di frutti e prevenire malattie e parassiti. Il caco, o kaki, è un albero da frutto originario dell’Asia, che produce dei frutti dolci e succosi, di colore arancione o rosso. Scopri in questa guida consigli per un potatura cachi efficace e in quale periodo dell’anno intervenire. Potatura cachi periodo migliore e tecniche più importanti.

Come potare il caco: tecniche

La potatura del caco si basa su due tipi di interventi: la potatura di formazione e di produzione.

Potatura di formazione del caco

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Esistono varie tecniche di potatura del caco

La potatura di formazione del caco ha lo scopo di dare all’albero una struttura adeguata, che faciliti la raccolta dei frutti e la circolazione dell’aria e della luce. Si effettua nei primi anni di vita del caco, preferibilmente in inverno, quando l’albero è in riposo vegetativo.

La tecnica più usata è quella di allevamento a vaso, che consiste nel selezionare tre o quattro rami principali, disposti a spirale intorno al tronco, e tagliarli a circa un metro di altezza. Questi rami formeranno la chioma del caco, da cui si svilupperanno i rami secondari e terziari, che porteranno i frutti. Ogni anno, si devono eliminare i rami che crescono verso l’interno, quelli che si incrociano o si sovrappongono, e quelli deboli o malati.

Potatura di produzione

La potatura di produzione ha lo scopo di stimolare la fioritura e la fruttificazione del caco, eliminando i rami in eccesso o improduttivi. Si effettua ogni anno, dopo la raccolta dei frutti, in autunno o in inverno. La tecnica consiste nel tagliare i rami che hanno fruttificato, lasciando una gemma o un rametto laterale, da cui si originerà il nuovo ramo fruttifero. Si devono anche accorciare i rami troppo lunghi o pendenti, e sfoltire la chioma, per evitare che si formi una vegetazione troppo densa.

Come potare il caco vecchio

Se il caco è molto vecchio o trascurato, può essere necessaria una potatura di rinnovamento, per ridare vigore e produttività alla pianta di cachi. Questo intervento si effettua in inverno, tagliando drasticamente i rami principali, a circa un metro e mezzo di altezza, e lasciando solo qualche ramo laterale. Questo tipo di potatura provoca una forte emissione di succhioni, che vanno eliminati periodicamente, per favorire lo sviluppo dei nuovi rami fruttiferi.

Potatura del caco in vaso

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Esegui sia la potatura estiva che invernale del caco

Il caco può essere coltivato anche in vaso, purché si scelga una varietà nana o autofertile, e si usi un contenitore di dimensioni adeguate. La potatura del caco in vaso segue le stesse regole di quella del caco in piena terra, ma deve essere più leggera e frequente, per mantenere l’albero in forma e contenere la sua crescita.

Si consiglia di potare il caco in vaso due volte l’anno: una in inverno, per dare una forma alla pianta, e una in estate, per eliminare i rami in eccesso o secchi.

Potatura dei succhioni del caco

I succhioni sono dei rami che nascono alla base del tronco o sulle radici del caco, e che sottraggono linfa e nutrimento alla pianta. I succhioni vanno eliminati appena si notano, tagliandoli alla base con una forbice o un coltello affilato e disinfettato.

La potatura dei succhioni si può fare in qualsiasi periodo dell’anno, ma è preferibile farla in primavera o in estate, quando la pianta ha una maggiore capacità di cicatrizzazione.

Quando potare il caco

Il periodo migliore per potare il caco dipende dal tipo di potatura che si vuole effettuare. In generale, si può seguire questo schema:

Potatura del caco estiva

La potatura del caco estiva si effettua tra giugno e luglio, e ha lo scopo di eliminare i rami secchi, danneggiati o in eccesso, che possono ostacolare la maturazione dei frutti. La potatura estiva deve essere leggera e selettiva, per non indebolire la pianta e non esporre i frutti al sole diretto, che potrebbe bruciarli.

Potatura del caco invernale

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Non è possibile potare il caco in qualsiasi periodo dell’anno

La potatura del caco invernale si effettua tra novembre e febbraio, quando l’albero ha perso le foglie e i frutti, e si trova in riposo vegetativo. Questa potatura è più drastica e riguarda la forma e la struttura dell’albero, che si prepara alla nuova stagione vegetativa. Favorisce la fioritura e la fruttificazione del caco, e previene l’insorgenza di malattie e parassiti.

Potatura del caco primo anno

La potatura del caco primo anno si effettua subito dopo la messa a dimora della pianta, che di solito avviene in autunno o in primavera. Ha lo scopo di favorire l’attecchimento e l’inizio della formazione della chioma.

L’intervento consiste nel tagliare il tronco a circa 80-100 cm di altezza, e lasciare solo due o tre gemme, da cui si svilupperanno i rami principali.

FAQ: come potare il caco

Posso potare il caco in qualsiasi periodo dell’anno?

No, non è consigliabile potare il caco in qualsiasi periodo dell’anno, perché si potrebbe compromettere la salute e la produttività della pianta.  Il momento migliore per potare il caco dipende dal tipo di potatura che si vuole effettuare. In generale, si può seguire questo schema in base al tipo di potatura:

  • di formazione: si effettua nei primi anni di vita del caco, preferibilmente in inverno, quando l’albero è in riposo vegetativo;
  • di produzione: si effettua ogni anno, dopo la raccolta dei frutti, in autunno o in inverno.
  • di rinnovamento: si effettua in inverno, quando l’albero è molto vecchio o trascurato, e ha bisogno di una potatura drastica per ridare vigore e produttività.
  • estiva: si effettua tra giugno e luglio, e ha lo scopo di eliminare i rami secchi, danneggiati o in eccesso, che possono ostacolare la maturazione dei frutti.
  • dei succhioni: si effettua in qualsiasi periodo dell’anno, appena si notano dei rami che nascono alla base del tronco o sulle radici, e che sottraggono linfa e nutrimento alla pianta.

Scopri come potare correttamente altri alberi da frutto e piante ornamentali, come le ortensie o l’azalea.