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Potatura mandarino cinese

In questa guida pratica ci occupiamo di potatura mandarino cinese.

Il mandarino cinese (Citrus japonica e noto anche come Kumquat) è un agrume originario dell’Asia orientale, appartenente alla famiglia delle Rutacee. Si tratta di una pianta sempreverde, che può raggiungere i quattro metri di altezza, con una chioma densa e arrotondata. I frutti sono piccoli, di forma cerchiata, con una buccia arancione e una polpa acidula e succosa. Viene coltivato sia in vaso che in piena terra, in climi miti e soleggiati, dove non ci sono gelate. Ne possiedi uno anche tu? Per avere una pianta sana e produttiva, è necessario seguire alcune regole di coltivazione, tra cui l’irrigazione, la concimazione e la potatura. Vediamo assieme come potare mandarini cinesi.

Come potare il mandarino cinese?

La potatura del mandarino cinese è una pratica importante per mantenere la forma e la salute dell’albero, favorire la fruttificazione e prevenire le malattie. Va eseguita ogni anno, con un paio di cesoie ben affilate e disinfettate, recidendo i rami secchi, danneggiati o malati, eliminando i rami che crescono alla base o all’interno della chioma, e rimuovendo i succhioni sterili che sottraggono linfa alla pianta.

Inoltre, bisogna regolare la lunghezza dei rami troppo lunghi o pendenti, e mantenere la chioma equilibrata e aerata, per permettere alla luce di raggiungere tutte le parti dell’albero.

Potatura mandarino cinese in vaso

potatura mandarino cinese in vaso
Per potare un mandarino cinese in vaso segui le stesse indicazioni per quello di terra

La potatura del mandarino cinese in vaso segue le stesse modalità di quella in piena terra, con la differenza che si deve tenere conto dello spazio limitato del vaso e della forma ad alberello che si vuole dare alla pianta.

Si deve scegliere innanzitutto un vaso capiente e ben drenato, con un terriccio fertile e leggero, e posizionarlo in un luogo luminoso e riparato dal vento. Si deve poi tagliare il ramo principale a circa 80-100 cm di altezza, e lasciare solo 3-4 rami laterali, distanziati tra loro, che formeranno la chioma.

Si devono poi eliminare i rami in eccesso, i succhioni e i rametti fuori sagoma, cercando di mantenere la chioma compatta e armoniosa.

Quando potare il mandarino cinese?

Il periodo migliore per potare il mandarino cinese dipende dal tipo di potatura che si vuole fare. Esistono infatti due tipi di potatura: la potatura di produzione e la potatura di riforma.

Potatura mandarino cinese periodo migliore

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    La potatura di produzione del mandarino cinese si esegue tra novembre e febbraio

    La potatura di produzione è quella che si fa per favorire la fruttificazione e la qualità dei frutti. Si tratta di una potatura leggera, che consiste nel rimuovere i rami secchi, i succhioni e i rametti che crescono sui rami fruttiferi, senza alterare la forma dell’albero. Va fatta dopo la raccolta dei frutti, quindi durante il periodo di riposo vegetativo, tra novembre e febbraio;

  • La potatura di riforma è quella che si fa per modificare la forma e la dimensione dell’albero, o per rinnovare una pianta vecchia o danneggiata. Rispetto alla precedente è più aggressiva, che consiste nel tagliare i rami principali, riducendo la chioma e stimolando la crescita di nuovi germogli. Va fatta prima della ripresa vegetativa, tra febbraio e marzo.

FAQ potatura mandarino cinese

Mandarino cinese malattie – Quali sono?

Il mandarino cinese è una pianta resistente e rustica, che non richiede particolari cure, ma che può essere soggetta a alcune malattie, soprattutto di origine fungina o batterica, causate da condizioni ambientali sfavorevoli, come eccesso o scarsità di acqua, umidità, calore o freddo. Alcune delle più comuni sono:

  • Clorosi: è una malattia che si manifesta con l’ingiallimento delle foglie, dovuto alla carenza di ferro o di altri oligoelementi nel terreno. Per prevenirla, si deve concimare la pianta con un concime organico o minerale, ricco di ferro e di altri microelementi, e mantenere il terreno leggermente acido, evitando i ristagni d’acqua;
  • Gommosi: è una malattia che si manifesta con la fuoriuscita di una sostanza gommosa dai rami o dal tronco, dovuta a una ferita o a un’infezione batterica. Per prevenirla, si deve potare la pianta con attrezzi puliti e disinfettati, eliminando i rami danneggiati o malati, e proteggere le ferite con una pasta cicatrizzante o con della pece;
  • Cancro degli agrumi: è una malattia che si manifesta con delle macchie scure e rilevate sulla buccia dei frutti, dovuta a un batterio che penetra attraverso le ferite o gli stomi. Per prevenirla, si deve evitare di danneggiare i frutti durante la raccolta o la manipolazione, e disinfettare gli attrezzi usati per la potatura o la raccolta. In caso di infezione, si deve eliminare i frutti malati e trattare la pianta con un prodotto a base di rame o di zolfo.

Cosa fare se vedo il mandarino cinese sofferente?

come potare il mandarino cinese
Cosa fare se il mandarino cinese è sofferente?

Se il mandarino cinese è sofferente, si deve innanzitutto individuare la causa del problema, che può essere dovuta a una malattia, a un parassita, a una carenza nutrizionale o a un errore di coltivazione.

Per capire cosa affligge la pianta, si deve osservare attentamente le foglie, i fiori, i frutti e i rami, e cercare dei segni o dei sintomi che possano indicare la presenza di una patologia o di uno stress. Alcuni dei segni o dei sintomi più comuni sono:

  • Foglie ingiallite, arricciate, cadute o macchiate: possono essere causate da una clorosi, da una carenza di acqua o di nutrienti, da una malattia fungina o batterica, o da un attacco di parassiti, come gli afidi, gli acari o le cocciniglie. Per curare la pianta, si deve innaffiare regolarmente, concimare con un prodotto specifico per gli agrumi, e trattare con un fungicida o un insetticida, a seconda del caso;
  • Fiori caduti o abortiti: possono essere causati da uno sbalzo termico, da una eccessiva o insufficiente irrigazione, da una concimazione sbagliata o da un attacco di parassiti, come i tripidi o le mosche bianche. Per curare la pianta, si deve mantenere una temperatura costante, irrigare con moderazione, concimare con un prodotto a basso contenuto di azoto e alto contenuto di potassio e fosforo, e trattare con un insetticida specifico;
  • Frutti caduti, piccoli, deformi o amari: possono essere causati da una eccessiva o insufficiente irrigazione, da una concimazione sbagliata, da una potatura errata o da un attacco di parassiti, come gli afidi, le cocciniglie o le mosche delle frutta. Per curare la pianta, si deve irrigare in modo uniforme, concimare con un prodotto equilibrato, potare la pianta in modo da favorire la fruttificazione, e trattare con un insetticida adeguato;
  • Rami secchi, spezzati, forati o gommosi: possono essere causati da una potatura errata, da una malattia batterica o fungina, o da un attacco di parassiti, come i bruchi, i coleotteri o i tarli. Per curare la pianta, si deve potare la pianta con attrezzi puliti e disinfettati, eliminando i rami malati o danneggiati, e proteggere le ferite con una pasta cicatrizzante o con della pece. Si deve poi trattare la pianta con un fungicida o un insetticida, a seconda del caso.

Ti invitiamo a scoprire sul nostro portale come potare tanti altri alberi da frutto, come il fico, il pesco, il nocciolo e qualsiasi altra pianta tu abbia in giardino.