Al momento stai visualizzando Contributi per potatura olivi

Contributi per potatura olivi

Parliamo ora di contributi per potatura olivi e di come accendere ai fondi e di quali sono le novità. Quest’ operazione fondamentale per la cura e la produttività degli alberi comporta anche dei costi elevati per gli agricoltori. Per questo motivo, esistono diverse forme di sostegno economico a livello nazionale e regionale, che possono aiutare gli olivicoltori a sostenere le spese e a migliorare la qualità dell’olio.

In questo articolo vedremo quali sono i principali contributi per potatura olivi disponibili in Italia, come fare domanda e quali sono le novità introdotte dalla nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027.

Contributi nazionali per potatura olivi

contributi per potatura olivi
Scopri quali sono i contributi nazionali per la potatura degli olivi

A livello nazionale, il principale riferimento per i contributi per potatura olivi è Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), che gestisce i fondi della PAC e le misure di sostegno alla filiera olivicola.

Tra queste, una delle più rilevanti è l’aiuto alla produzione dell’olio d’oliva, che consiste in un pagamento disaccoppiato (ex integrazione olio) basato sui titoli PAC posseduti dagli agricoltori. L’integrazione olive a chi spetta? Questo aiuto viene erogato ogni anno entro il 15 maggio, previa presentazione della domanda unica. L’importo varia a seconda della regione e del valore dei titoli, ma in media si aggira intorno ai 200-400 euro per ettaro.

Un’altra misura di interesse è il contributo per gli interventi nella filiera olivicola, istituito dalla legge di bilancio 2021 con una dotazione di 30 milioni di euro per l’annualità 2021. Questo contributo è destinato ai produttori olivicoli associati ad organizzazioni di produttori riconosciute, e può coprire fino al 70% delle spese ammissibili per la realizzazione di nuovi impianti o l’ammodernamento di quelli esistenti. Tra le spese ammissibili rientrano anche quelle relative alla potatura degli olivi. Il contributo massimo per impresa è di 25 mila euro. La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo 2022 tramite il portale SIAN.

Contributi regionali per potatura olivi

contributi olivicoltori
Approfitta dei contributi per olivicoltori che ti spettano

Oltre ai contributi nazionali, esistono anche diverse opportunità di finanziamento a livello regionale, che dipendono dalle specifiche esigenze e priorità di ciascun territorio. In generale, le regioni possono erogare contributi per potatura olivi attraverso due canali principali: il sostegno accoppiato al reddito e la politica di sviluppo rurale.

Il sostegno accoppiato al reddito è una componente dei pagamenti diretti della PAC, che prevede un aiuto supplementare per alcune colture o allevamenti considerati strategici o a rischio di abbandono. Tra questi rientrano anche gli oliveti in determinate condizioni, come quelli in pendenza, quelli di particolare valore paesaggistico o storico, o quelli che producono oli Dop o Igp. Il sostegno accoppiato al reddito viene erogato in base alla superficie dichiarata nella domanda unica e all’adempimento di alcuni requisiti specifici. L’importo varia a seconda della regione e della tipologia di oliveto, ma può arrivare fino a 264 euro per ettaro.

La politica di sviluppo rurale (Psr) è invece il secondo pilastro della PAC, che finanzia interventi volti a migliorare la competitività, la sostenibilità e la qualità dell’agricoltura e delle aree rurali. Ogni regione ha il proprio Psr, che prevede diverse misure e sottomisure a cui gli agricoltori possono accedere tramite bandi periodici.

Tra queste, alcune possono riguardare anche la potatura degli olivi, come ad esempio:

  • La sottomisura 4.1 “Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole”, che finanzia progetti di miglioramento delle strutture e delle attrezzature agricole, tra cui anche quelle per la potatura degli olivi. Il contributo può coprire fino al 40% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 200 mila euro per impresa.
  • La sottomisura 4.4 “Sostegno agli investimenti non produttivi connessi al raggiungimento degli obiettivi agroambientali e climatici”, che finanzia interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico, tra cui anche la potatura degli olivi di particolare interesse ambientale. Il contributo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 100 mila euro per impresa.
  • La sottomisura 8.5 “Sostegno agli investimenti per il miglioramento della resilienza e del valore ambientale delle foreste”, che finanzia interventi di prevenzione e ripristino dei danni causati da calamità naturali, agenti biotici o antropici alle foreste, tra cui anche gli oliveti boschivi. Il contributo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili, con un limite massimo di 200 mila euro per impresa.

Per accedere ai contributi regionali per potatura olivi, è necessario consultare i bandi pubblicati dalle singole regioni e verificare i requisiti, le modalità e le scadenze di presentazione delle domande.

Le novità della nuova PAC 2023-2027 per la potatura olivi

PAC 2023-2027
Novità contributi PAC 2023-2027

La nuova PAC 2023-2027, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, introduce alcune novità che riguardano sia i contributi per oliveti 2023 che la potatura stessa degli olivi. Tra queste, le più rilevanti sono:

  • La convergenza dei titoli PAC disaccoppiati, che comporta una riduzione del valore unitario dei titoli posseduti dagli agricoltori e una redistribuzione delle risorse a favore delle aziende medio-piccole. Questo significa che chi riceveva contributi più elevati per ettaro vedrà diminuire il proprio sostegno, mentre chi riceveva contributi più bassi vedrà aumentare il proprio sostegno;
  • L’introduzione del sostegno ridistributivo al reddito, che prevede un aiuto extra di circa 82 euro per ettaro per le aziende sotto i 50 ettari, fino a un massimo di 14 ettari. Questo aiuto si aggiunge al sostegno base al reddito per la sostenibilità e al regime ecologico, che sostituisce il vecchio greening;
  • La revisione del sostegno accoppiato al reddito, che prevede una maggiore flessibilità per le regioni nella definizione delle colture e degli allevamenti da sostenere e dei criteri di ammissibilità. Inoltre, viene introdotto un limite massimo di 2 mila euro per ettaro per il sostegno accoppiato;
  • La semplificazione della politica di sviluppo rurale, che prevede una maggiore integrazione tra i fondi europei e nazionali e una maggiore coerenza con gli obiettivi della strategia “Farm to Fork” e del “Patto verde europeo”. Inoltre, viene introdotto un nuovo sistema di gestione del rischio, con la possibilità di costituire fondi mutualistici per gli eventi catastrofici.

Queste novità richiedono agli agricoltori una maggiore attenzione e aggiornamento sulle opportunità di finanziamento disponibili e sui requisiti da rispettare. Per questo motivo, è consigliabile rivolgersi a centri di assistenza agricola specializzati o a organizzazioni professionali del settore.

Scopri maggiori informazioni sulla spollonatura olivo e su come potare gli ulivi correttamente.