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Come potare un acero e quando

Se ti chiedi come potare un acero e quando sei nel posto giusto per conoscere tutto ciò che ti serve e in maniera chiara e concisa. L’acero è un albero diffuso in tutto il mondo, appartenente alla famiglia delle Aceraceae. Esistono circa 200 specie, dalle più comuni come quello campestre e negundo, alle più esotiche come quello giapponese e rosso. Ogni specie ha le sue caratteristiche e richiede cure specifiche, ma tutte hanno in comune la necessità di una potatura regolare per mantenere la forma e la salute dell’albero.

In questa guida vedrai come potare un acero e quando farlo, in base alle diverse varietà e alle tecniche di potatura più adatte. Inoltre, risponderemo ad alcune domande frequenti su come curare un acero in generale.

Come potare un acero: le tecniche

come potare acero
La potatura dell’acero permette di mantenere la chioma armoniosa

Eseguire la potatura dell’acero ha lo scopo di eliminare i rami secchi, danneggiati, malati o che crescono nella direzione sbagliata, per favorire lo sviluppo di una chioma equilibrata e armoniosa. La potatura va effettuata con attrezzi puliti e affilati, per evitare di causare infezioni o strappi ai tessuti vegetali. Inoltre, bisogna fare attenzione a non tagliare troppo vicino al tronco o alla gemma da cui si vuole far ripartire la crescita, per non compromettere la cicatrizzazione della ferita.

A seconda della specie di acero e della forma che si vuole ottenere, si possono usare diverse tecniche.

Potatura acero alto fusto

Questa tecnica riguarda gli aceri che hanno un tronco principale da cui si dipartono i rami secondari. Si tratta di una potatura di formazione, che va eseguita nei primi anni di vita dell’albero, per definire la struttura della chioma.

Si procede eliminando i rami più bassi del tronco, fino a raggiungere l’altezza desiderata per la base della chioma. Si eliminano anche i rami che si incrociano o che crescono verso l’interno, per favorire l’aerazione e l’illuminazione del fogliame. Infine, si riducono i rami più lunghi o più grossi, per bilanciare il volume della chioma.

Potatura acero palmato

Questa tecnica riguarda gli aceri che hanno una forma a ventaglio o a palma, tipica delle varietà orientali come l’acero giapponese. Si tratta di una potatura di mantenimento, che va eseguita ogni anno per preservare la forma dell’albero.

Si procede eliminando i rami secchi o danneggiati, e quelli che crescono verso il basso o verso il centro della pianta. Si accorciano anche i rami più lunghi o più sporgenti, per mantenere la simmetria della chioma. Infine, si eliminano i succhioni, ovvero i germogli che nascono alla base del tronco o sui rami principali.

Come potare l’acero rosso

acero rosso potatura
Potare l’acero rosso include eliminare rami secchi o danneggiati

L’acero rosso è una varietà originaria del Nord America, che si caratterizza per il colore rosso vivo delle foglie in autunno. Si tratta di una pianta molto resistente e adattabile, che può raggiungere anche i 20 metri di altezza.

La potatura dell’acero rosso ha lo scopo di eliminare i rami morti o malformati, e di dare una forma armoniosa alla chioma. Si procede tagliando i rami secchi o danneggiati alla base, e quelli che crescono verso il basso o verso l’interno della pianta. Si accorciano anche i rami più lunghi o più sporgenti, per bilanciare il volume della chioma. Infine, si eliminano i succhioni, che possono indebolire la pianta.

Potatura acero rosso a ombrello

Questa tecnica riguarda gli aceri rossi che hanno una forma a ombrello, ovvero con una chioma ampia e bassa. Si tratta di una potatura di formazione, che va eseguita nei primi anni di vita dell’albero, per definire la forma della chioma. Si procede eliminando i rami più bassi del tronco, fino a raggiungere l’altezza desiderata per la base della chioma. Si eliminano anche i rami che si incrociano o che crescono verso il centro della pianta, per favorire l’aerazione e l’illuminazione del fogliame. Infine, nella potatura acero a ombrello si riducono i rami più lunghi o più grossi, per bilanciare il volume della chioma.

Quando potare un acero: periodo migliore

potatura aceri
Sai qual è il periodo migliore per potare gli aceri?

Il periodo migliore per potare un acero dipende dalla specie e dal clima in cui si trova la pianta. In generale, si può dire che la potatura va eseguita quando la pianta è in riposo vegetativo, ovvero quando ha perso le foglie e non produce nuovi germogli. Questo perché in questo periodo la pianta ha meno bisogno di energia e può dedicare le sue risorse alla cicatrizzazione delle ferite. Inoltre, in questo periodo è più facile individuare i rami da tagliare e la forma della chioma.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni a questa regola, in base alla specie di acero.

Quando potare l’acero verde

L’acero verde è una varietà originaria dell’Europa e dell’Asia, che si caratterizza per il colore verde chiaro delle foglie. Si tratta di una pianta molto rustica e resistente, che può raggiungere anche i 30 metri di altezza. La potatura dell’acero verde ha lo scopo di eliminare i rami secchi o danneggiati, e di dare una forma armoniosa alla chioma. Il periodo migliore è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, prima che si gonfino le gemme. In questo modo si evita il rischio di sanguinamento della pianta, ovvero la fuoriuscita di linfa dai tagli.

Quando potare l’acero rosso nano

L’acero rosso nano è una varietà di acero rosso che non supera i 3 metri di altezza, ideale per i piccoli giardini o i vasi. Si tratta di una pianta molto ornamentale, che cambia colore delle foglie a seconda delle stagioni. La potatura dell’acero rosso nano ha lo scopo di eliminare i rami secchi o danneggiati, e di mantenere la forma compatta e arrotondata della chioma. Quando farla? Il periodo migliore è tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando la pianta ha terminato il suo ciclo vegetativo e ha perso le foglie.

Quando potare un acero giapponese

L’acero giapponese è una varietà originaria del Giappone e della Cina, che si caratterizza per il colore rosso o viola delle foglie in primavera e in autunno. Si tratta di una pianta molto delicata e sensibile, che richiede cure particolari.

La potatura dell’acero giapponese ha lo scopo di eliminare i rami secchi o danneggiati, e di preservare la forma a ventaglio o a palma della chioma. Il periodo migliore per potare è tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo e non sanguina.

FAQ come potare un acero e quando

potatura acero
Scopri come curare la tua pianta di acero

In questa sezione risponderemo ad alcune domande frequenti su come potare un acero e quando.

Come curare un acero rosso?

Per curare un acero rosso bisogna seguire alcune semplici regole:

  • Scegliere una posizione soleggiata o semiombreggiata per la pianta, evitando i luoghi troppo ventosi o freddi;
  • Innaffiare la pianta regolarmente, ma senza esagerare, controllando che il terreno sia sempre umido ma non bagnato;
  • Concimare la pianta una volta all’anno, in primavera, con un prodotto specifico per aceri;
  • Potare la pianta seguendo le indicazioni che abbiamo visto prima, tra la fine dell’estate e inizio periodo autunnale;
  • Proteggere la pianta dalle malattie e dai parassiti, usando prodotti naturali o biologici.

Quando innaffiare un acero?

La frequenza di innaffiamento di un acero dipende dalla specie, dal clima e dalla stagione. In generale, si può dire che va innaffiato quando il terreno è asciutto in superficie, ma non in profondità. Per verificare questo, si può usare un dito o uno stecchino, e controllare se esce umido o secco. In media, si può innaffiare una o due volte a settimana in primavera e in estate, e una volta ogni due settimane in autunno e in inverno. Tuttavia, bisogna sempre tenere conto delle condizioni climatiche e della pianta, e adattare la frequenza di innaffiamento di conseguenza.

Come si cura una pianta di acero?

Per curare una pianta di acero bisogna seguire alcune semplici regole:

  • Scegliere una varietà adatta al clima e al terreno in cui si vuole coltivare la pianta;
  • Scegliere una posizione adeguata per la pianta, in base alle sue esigenze di luce e di spazio;
  • Innaffiare la pianta regolarmente, ma senza esagerare, controllando che il terreno sia sempre umido ma non bagnato;
  • Concimare la pianta una volta all’anno, in primavera, con un prodotto specifico;
  • Potare la pianta seguendo le indicazioni che abbiamo visto prima, in base alla specie e alla forma che si vuole ottenere;
  • Proteggere la pianta dalle malattie e dai parassiti, usando prodotti naturali o biologici.

Continua a consultare la nostra guida di potatura per scoprire come potare tantissime altre piante, anche ornamentali, dal ciliegio al nocciolo, dalle ortensie alle orchidee.