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Come potare le ortensie

Come potare le ortensie

Se ti chiedi come potare le ortensie, che per averne di belle e rigogliose, è importante seguire alcune regole di cura e manutenzione, tra cui la potatura. Le ortensie sono piante ornamentali molto apprezzate per i loro fiori colorati e vistosi, che possono variare dal bianco al rosso, dal rosa al blu, a seconda del pH del terreno e della varietà coltivata. Sono piante di origine asiatica, ma si sono adattate bene al clima europeo e sono facili da coltivare in giardino o in vaso.

La potatura delle ortensie serve a stimolare la fioritura, a mantenere la forma dell’arbusto e a eliminare i rami secchi o danneggiati.

Ma come e quando intervenire? Quali sono gli strumenti necessari e le tecniche più adatte? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande e di fornire alcuni consigli pratici per potarle nel modo corretto.

Perché potare le ortensie?

come potare le ortensie correttamenteInnanzitutto, ti illustriamo perché potare le ortensie, quali sono le finalità:

  • Favorire la fioritura: i fiori vengono prodotti su nuovi rami o sui rami vecchi, a seconda della varietà. Tagliando i rami che hanno già fiorito o che non fioriranno, si stimola lo sviluppo di nuovi germogli che daranno origine ai fiori;
  • Mantenere la forma dell’arbusto: l’ortensia tende a crescere in modo disordinato e a occupare molto spazio. Potando i rami troppo lunghi o fuori posto, si mantiene la forma compatta e armoniosa dell’arbusto e del cespuglio;
  • Eliminare i rami secchi o danneggiati: i rami secchi o danneggiati possono compromettere la salute della pianta e favorire l’insorgenza di malattie o parassiti. Eliminandoli si previene il rischio di infezioni e si favorisce la crescita della pianta.

Tecniche di potatura delle ortensie

Per ottenere risultati soddisfacenti bisogna seguire alcune tecniche generali:

  • Usare strumenti puliti e affilati: per evitare il rischio di trasmettere malattie alla pianta bisogna usare strumenti puliti e disinfettati con alcool o candeggina diluita. Inoltre bisogna usare strumenti affilati per fare dei tagli netti e precisi;
  • Fare dei tagli obliqui: per favorire lo scorrimento dell’acqua e impedire il ristagno idrico sulla superficie tagliata bisogna fare dei tagli obliqui, con la parte più larga verso il basso;
  • Fare dei tagli sopra le gemme: per stimolare lo sviluppo dei nuovi germogli bisogna fare dei tagli sopra le gemme ben sviluppate (quelle verdi e gonfie), evitando quelle dormienti (quelle marroni e piccole);
  •  fare potature troppo drastiche: per non stressare troppo la pianta bisogna evitare di fare un taglio eccessivo o drastico, eliminando solo il necessario. In generale non bisogna rimuovere più del 30% della massa vegetativa della pianta.

Posso usare forbici da cucina per potare l’ortensia?

No, non è consigliabile usare forbici da cucina per potare l’ortensia. Le forbici da cucina non sono adatte per tagliare i rami delle piante, perché non sono abbastanza affilate e potrebbero schiacciare o lacerare il tessuto vegetale. Inoltre, potrebbero essere contaminate da residui di cibo o batteri, che potrebbero trasmettere malattie alla pianta. Per potare una ortensia è meglio usare delle forbici da potatura e cesoie apposite, che siano pulite e disinfettate.

Come si potano le ortensie classiche?

potatura ortensie classicheLe ortensie classiche sono quelle che appartengono alla specie Hydrangea macrophylla, che comprende varietà con fiori a palla o a corymbus (a forma di cono). Queste ortensie fioriscono sui rami vecchi, cioè su quelli che si sono formati l’anno precedente.

Per potarle bisogna seguire questi passaggi:

  • Scegliere il periodo giusto: la potatura delle ortensie classiche va fatta dopo la fioritura, tra agosto e settembre. In questo modo si evita di tagliare i rami che produrranno i fiori l’anno successivo;
  • Tagliare i rami che hanno fiorito: questi rami vanno tagliati sopra la prima o la seconda coppia di gemme (le protuberanze verdi sul ramo), lasciando una lunghezza di circa 10-15 cm dal punto di innesto (il punto in cui il ramo si divide in due). Questo favorirà lo sviluppo di nuovi germogli;
  • Tagliare i rami secchi o danneggiati: questi rami vanno tagliati alla base, usando delle cesoie per i rami più grossi;
  • Tagliare i rami più vecchi: se l’ortensia ha più di tre anni, si possono eliminare alcuni rami più vecchi (quelli con la corteccia scura e rugosa), tagliandoli alla base. Questo permetterà alla pianta di ringiovanire e di produrre più fiori.

Come trattare l’ortensia a foglia di quercia?

L’ortensia a foglia di quercia (Hydrangea quercifolia) è una specie originaria del Nord America, che si caratterizza per le foglie lobate simili a quelle della quercia e per i fiori bianchi o rosa a corymbus. Anche questa specie fiorisce sui rami vecchi.

Per trattare l’ortensia a foglia di quercia bisogna seguire questi passaggi:

  • Scegliere il periodo giusto: la potatura dell’ortensia a foglia di quercia va fatta dopo la fioritura, tra agosto e settembre;
  • Tagliare i rami che hanno fiorito: questi rami vanno tagliati sopra la prima o la seconda coppia di gemme, lasciando una lunghezza di circa 10-15 cm dal punto di innesto;
  • Tagliare i rami secchi o danneggiati: questi rami vanno tagliati alla base, usando delle cesoie per i rami più grossi;
  • Tagliare i rami più vecchi: se l’ortensia ha più di tre anni, si possono eliminare alcuni rami più vecchi (quelli con la corteccia scura e rugosa), tagliandoli alla base.

Quando potare le ortensie?

potatura ortensiaIl periodo migliore per potare le ortensie dipende dalla specie e dal tipo di fioritura. In generale si possono distinguere due gruppi principali:

  • Ortensie che fioriscono sui rami vecchi: sono quelle che producono i fiori sui rami dell’anno precedente, come le ortensie classiche e le ortensie a foglia di quercia. Queste ortensie vanno potate dopo la fioritura, tra agosto e settembre, tagliando i rami che hanno fiorito e i rami secchi o danneggiati.
  • Ortensie che fioriscono sui rami nuovi: sono quelle che producono i fiori sui rami dell’anno in corso, come le ortensie paniculate e le ortensie rampicanti. Queste ortensie vanno potate verso la fine dell’inverno o all’inizio della primavera, tagliando i rami vecchi e i rami secchi o danneggiati.

In ogni caso, bisogna tenere conto delle condizioni climatiche della zona in cui si coltivano le ortensie. Se il clima è molto freddo, è meglio ritardare la potatura di qualche settimana, per evitare che le gelate danneggino i nuovi germogli. Se il clima è molto caldo, è meglio anticipare la potatura di qualche settimana, per evitare che il sole bruci i nuovi germogli.

Posso potare le ortensie da solo o serve uno specialista?

Potare le ortensie non è un’operazione difficile, ma richiede un po’ di attenzione e conoscenza delle caratteristiche della pianta. Se sei un appassionato di giardinaggio e hai un po’ di esperienza, puoi potare le ortensie da solo, seguendo le indicazioni che abbiamo condiviso in questa guida alla potatura.

Se invece non ti senti sicuro o non hai tempo, puoi affidarti a uno specialista, che saprà eseguire la corretta potatura nel modo più adeguato alla specie e alla stagione. In ogni caso, ricorda che la potatura non è indispensabile ogni anno, ma può essere fatta anche ogni due o tre anni, a seconda delle condizioni della pianta.

Conclusioni

Potare le ortensie è un’operazione utile e necessaria per avere piante sane, belle e fiorite. Per potare le ortensie nel modo corretto bisogna conoscere la specie e il tipo di fioritura della pianta, scegliere il periodo giusto e seguire alcune tecniche generali. In questa guida hai potuto vedere come e quando potare le ortensie classiche e le ortensie a foglia di quercia, che fioriscono sui rami vecchi, e come trattare le ortensie paniculate e le ortensie rampicanti, che fioriscono sui rami nuovi. Speriamo che questi consigli ti siano stati utili e ti auguriamo buon giardinaggio!