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Come effettuare la potatura oleandro

Come eseguire la potatura oleandro efficacemente? Questa pianta ornamentale sempreverde è molto apprezzata per la sua fioritura abbondante e variopinta, che va dal bianco al rosa, dal rosso al giallo. Probabilmente ne hai almeno una anche tu se stai leggendo la nostra guida.

Si tratta però di una pianta molto tossica, che richiede alcune precauzioni durante gli interventi di potatura. Ora ti spiegheremo come eseguire la potatura di questo arbusto in modo corretto e sicuro, quali sono i benefici di questa operazione e quando è il momento migliore per farla. Inoltre, risponderemo ad alcune domande frequenti sulla cura e la coltivazione dell’oleandro.

Quali sono i benefici della potatura oleandro?

potatura oleandro in fiore
Scopri quali sono i benefici del potare l’oleandro

La potatura oleandro è un’operazione utile per mantenere la pianta in salute, favorire la fioritura e dare una forma armoniosa all’arbusto. La potatura permette infatti di:

  • eliminare i rami secchi, danneggiati o malati, che possono compromettere la vitalità dell’oleandro e favorire lo sviluppo di parassiti e malattie;
  • sfoltire la chioma, eliminando i rami che crescono all’interno o si incrociano tra loro, per garantire una buona circolazione dell’aria e della luce;
  • stimolare la produzione di nuovi germogli e fiori, tagliando i rami vecchi o troppo lunghi, che tendono a fiorire meno;
  • dare una forma estetica all’oleandro, che può essere allevato come cespuglio, siepe, alberello o rampicante, a seconda delle proprie esigenze e preferenze.

Come potare un oleandro?

Per potare un oleandro bisogna seguire alcune regole generali, valide per tutte le varietà e le forme di coltivazione. In particolare, bisogna:

  • scegliere il periodo giusto, che varia a seconda del tipo di potatura che si vuole fare (vedi il paragrafo successivo);
  • usare degli attrezzi adeguati, come forbici da potatura ben affilate e disinfettate, guanti protettivi e occhiali da lavoro;
  • fare dei tagli netti e obliqui, a circa 1 cm sopra una gemma o una forcella, evitando di lasciare monconi o scheggiature;
  • eliminare i rami in eccesso o indesiderati alla base del fusto o del ramo principale, senza lasciare rametti sporgenti;
  • smaltire i residui di potatura in modo sicuro, preferibilmente in sacchetti usa e getta sigillati, senza bruciarli o usarli come compost.

Come potare un oleandro vecchio?

Un oleandro vecchio può perdere vigore, oppure diventare troppo ingombrante e disordinato. In questi casi, si può intervenire con una potatura di ringiovanimento, che consiste nel tagliare tutti i rami a circa 30-40 cm dal suolo, lasciando solo qualche gemma.

Questa operazione va fatta in primavera, prima della ripresa vegetativa, e va ripetuta ogni 3-4 anni. L’oleandro ringiovanito richiede poi delle concimazioni regolari per favorire la ricrescita.

Come potare un oleandro troppo alto?

quando potare oleandro
Come si può potare un oleandro troppo alto in sicurezza?

Un oleandro troppo alto può diventare difficile da gestire e da contenere. Per ridurne l’altezza si può procedere con una potatura di ridimensionamento, che consiste nel tagliare i rami più lunghi a circa metà della loro lunghezza, seguendo la forma naturale della pianta. La potatura oleandro troppo alto va fatta dopo la fase di fioritura, in estate o in autunno, e va ripetuta ogni anno o ogni due anni.

Come potare un oleandro in vaso?

Un oleandro in vaso richiede una potatura più frequente e accurata rispetto a uno in piena terra, per evitare che diventi troppo grande e soffra per lo spazio limitato. Per potare un oleandro in vaso si possono seguire questi passaggi:

  • eliminare i rami secchi o danneggiati durante tutto l’anno;
  • sfoltire la chioma eliminando i rami che crescono verso l’interno o si incrociano tra loro, in primavera o in autunno;
  • tagliare i rami fioriti appassiti, subito dopo la fioritura, per stimolare la produzione di nuovi fiori;
  • ridurre l’altezza e la larghezza della pianta, tagliando i rami più lunghi a circa metà della loro lunghezza, in estate o in autunno.

Come potare l’oleandro a cespuglio?

L’oleandro a cespuglio è la forma più comune e facile da coltivare. Per potare l’oleandro a cespuglio si possono seguire questi passaggi:

  • eliminare i rami secchi o danneggiati durante tutto l’anno;
  • sfoltire la chioma eliminando i rami che crescono verso l’interno o si incrociano tra loro, in primavera o in autunno;
  • tagliare i rami fioriti appassiti, subito dopo la fioritura, per stimolare la produzione di nuovi fiori;
  • dare una forma arrotondata alla pianta, tagliando i rami sporgenti o irregolari, in estate o in autunno.

Quando potare un oleandro?

Il periodo migliore per potare un oleandro dipende dal tipo di potatura che si vuole fare e dal clima della zona in cui si vive. In generale, si possono seguire queste indicazioni.

Potare l’oleandro in estate

La potatura estiva è quella più indicata per gli oleandri coltivati in zone con inverni rigidi e gelate frequenti. Si tratta di una potatura leggera, che va fatta subito dopo la fioritura, tra luglio e agosto. Lo scopo è quello di eliminare i rami fioriti appassiti, per favorire la formazione di nuovi germogli e fiori. Inoltre, si può approfittare per ridurre l’altezza e la larghezza della pianta, se necessario.

Potare l’oleandro a febbraio e marzo

La potatura invernale è quella più indicata per gli oleandri coltivati in zone con inverni miti e senza gelate. Si tratta di una potatura più drastica, che va fatta prima della ripresa vegetativa, tra febbraio e marzo. Lo scopo è quello di ringiovanire la pianta, eliminando i rami vecchi o troppo lunghi, e di dare una forma armoniosa all’arbusto. Inoltre, si può approfittare per sfoltire la chioma, eliminando i rami che crescono verso l’interno o si incrociano tra loro.

FAQ potatura oleandro

Come far fiorire gli oleandri?

come potare oleandro
Per far fiorire gli oleandri al meglio usa un terreno ben drenato

Per far fiorire gli oleandri bisogna seguire alcune accortezze, oltre alla corretta potatura. In particolare, bisogna:

  • scegliere una posizione soleggiata e riparata dal vento;
  • usare un terreno fertile e ben drenato;
  • annaffiare regolarmente ma senza ristagni d’acqua;
  • concimare con un prodotto specifico per piante da fiore, da aprile a settembre;
  • eliminare le infestanti che competono con la pianta per le risorse.

Come fare l’oleandro ad alberello?

Per fare l’oleandro ad alberello bisogna seguire questi passaggi:

  • scegliere un oleandro con un fusto robusto e diritto;
  • eliminare tutti i rami laterali fino all’altezza desiderata della chioma (circa 1-1,5 m dal suolo);
  • legare lo stelo a un tutore per mantenerlo dritto e stabile;
  • tagliare la punta dello stelo per stimolare la ramificazione della chioma;
  • potare regolarmente la chioma per dare una forma sferica o ovale.

Come intervenire se l’oleandro è malato?

L’oleandro è una pianta resistente, ma può essere attaccata da alcuni parassiti e malattie. Tra i più comuni ci sono:

  • il punteruolo rosso dell’oleandro, un insetto che scava gallerie nel fusto e nei rami, provocando il disseccamento della pianta. Per combatterlo bisogna potare oleandro eliminando le parti infestate e trattare la pianta con un insetticida specifico;
  • la macchia nera dell’oleandro, una malattia fungina che provoca la comparsa di macchie nere sulle foglie e sui fiori, seguita dalla caduta delle stesse. Per prevenirla e curarla bisogna evitare i ristagni d’acqua, eliminare le parti malate e trattare la pianta con un fungicida;
  • il marciume radicale, una malattia causata da funghi che attaccano le radici e il colletto della pianta, provocando il suo appassimento e deperimento. Per evitarla e contrastarla bisogna usare un terreno ben drenato, non eccedere con le annaffiature e usare un prodotto anticrittogamico.

In conclusione, la potatura oleandro è un’operazione importante per la salute e la bellezza di questa pianta ornamentale. Seguendo i consigli e le indicazioni che abbiamo fornito in questo articolo, potrai eseguire la potatura oleandro in modo corretto e sicuro, ottenendo dei risultati soddisfacenti. Ricorda però di proteggervi sempre dalle parti tossiche dell’oleandro dato che è velenoso e di smaltire i residui di potatura in modo appropriato.