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Come e dove fare i tagli di potatura

Ti chiedi come e dove fare i tagli di potatura? Adesso ti illustreremo tutto ciò che devi sapere proprio in questa guida. Ci vorranno pochi minuti di lettura e avrai le idee chiare!

La potatura è una pratica agronomica che consiste nel tagliare i rami o le parti di una pianta, al fine di migliorarne la forma, la produzione, la salute o la qualità. Si può effettuare su diverse tipologie di piante, come le piante da frutto, le piante ornamentali, le piante da siepe o le piante da fiore. Certo, richiede delle conoscenze specifiche e degli attrezzi adeguati, per evitare di danneggiare la pianta o di favorire l’insorgenza di malattie. Vediamo quindi come e dove potare le piante, seguendo alcuni principi generali e alcuni consigli pratici.

Dove tagliare per potare?

dove fare i tagli sui rami
Scopri dove tagliare per potare correttamente

Il primo aspetto da considerare quando si vuole potare una pianta è dove tagliare i rami o le parti da eliminare. Il punto di taglio per accorciare i rami deve essere scelto in modo da rispettare la naturale crescita della pianta e da favorire la guarigione della ferita. In generale, deve essere:

  • Il più vicino possibile alla base del ramo o della parte da eliminare, senza però danneggiare il collare, cioè la zona rialzata che si forma alla base del ramo dove si inserisce sul ramo principale o sul tronco. Il collare è importante perché contiene dei tessuti che aiutano la cicatrizzazione della ferita e la protezione dai patogeni;
  • Il più inclinato possibile rispetto al ramo principale o al tronco, in modo da creare una superficie di taglio più piccola e meno esposta all’acqua e agli agenti esterni. L’angolo di taglio deve essere di circa 45 gradi rispetto al ramo principale o al tronco;
  • Il più liscio possibile, senza lasciare monconi o sporgenze che possano ostacolare la guarigione della ferita o favorire lo sviluppo di succhioni, cioè di germogli indesiderati che sottraggono linfa alla pianta.

Quali sono le fasi del taglio di potatura?

Il secondo aspetto da considerare quando si vuole potare una pianta è come eseguire il taglio. Innanzitutto, deve essere effettuato con degli attrezzi adeguati e ben affilati, come forbici da potatura, in modo da evitare strappi o schiacciamenti che possano danneggiare la pianta. Inoltre, il taglio deve essere effettuato seguendo delle fasi precise, soprattutto quando si tratta di rami grossi o pesanti.

Le fasi del taglio di potatura sono:

  • alleggerimento: che consiste nel ridurre il peso del ramo da eliminare, tagliando le parti più esterne o le branche laterali. Questa fase serve a facilitare il taglio successivo e a prevenire rotture accidentali del ramo;
  • incisione: che consiste nel praticare un’incisione sul lato inferiore del ramo da eliminare, a qualche centimetro dalla base del ramo. Questa fase serve a evitare che il ramo si spezzi e strappi la corteccia del ramo principale o del tronco;
  • abbattimento: che consiste nel tagliare il ramo da eliminare sul lato superiore, a qualche centimetro dall’incisione precedente. Questa fase serve a staccare il ramo dal ramo principale o dal tronco, senza causare danni alla pianta;
  • rifinitura: che consiste nel tagliare il moncone rimasto sulla pianta, seguendo le indicazioni sul punto e sull’angolo di taglio. Questa fase serve a rendere il taglio netto e preciso, favorendo la guarigione della ferita.

Come si tagliano i rami di un albero?

come tagliare per potare
Ecco come tagliare i rami di un albero

Il terzo aspetto da considerare è quali rami tagliare e quali lasciare. La scelta dei rami da eliminare dipende dal tipo di pianta e dall’obiettivo. In generale, i rami da eliminare sono:

  • I rami secchi, malati, danneggiati o infestati da parassiti, che possono compromettere la salute e la vitalità della pianta;
  • I rami che crescono verso l’interno della chioma, che possono creare ingombro, ombra o attrito con altri rami, riducendo la circolazione dell’aria e della luce;
  • I rami che si incrociano o si sovrappongono tra loro, che possono causare ferite o abrasioni, favorendo l’insorgenza di infezioni o malattie;
  • I rami che crescono in modo anomalo o disordinato, che possono alterare la forma e l’equilibrio della pianta;
  • I rami che sono troppo lunghi o troppo bassi, che possono ostacolare il passaggio o la raccolta dei frutti.

I rami da lasciare invece sono:

  • I rami sani, vigorosi e ben distribuiti, che costituiscono lo scheletro portante della pianta e ne determinano la forma e la produzione;
  • I rami che portano le gemme a frutto, cioè le gemme da cui si sviluppano i fiori e i frutti. Queste gemme si distinguono dalle gemme a legno, cioè le gemme da cui si sviluppano i rami, per la forma più arrotondata e la posizione più laterale;
  • I rami che portano le gemme vegetative, cioè le gemme da cui si sviluppano le foglie e i rami. Queste gemme si distinguono dalle gemme a frutto per la forma più appuntita e la posizione più terminale.

Come tagliare i rami grossi?

come tagliare i rami grossi
Come tagliare i rami grossi?

Il quarto aspetto è come tagliare i rami grossi, cioè i rami con un diametro superiore ai 5 cm. I rami grossi richiedono una maggiore attenzione e cautela, in quanto possono essere pericolosi per la pianta e per chi esegue l’operazione. Per tagliare i rami grossi bisogna:

  • Usare degli attrezzi adeguati e robusti, come il troncarami o la sega a mano. Questi attrezzi hanno una lama lunga e dentata, che permette di tagliare i rami grossi con meno fatica e più precisione. Il troncarami ha anche un’impugnatura telescopica, che permette di raggiungere i rami alti senza usare una scala;
  • Seguire le fasi del taglio di potatura, come descritto in precedenza. In particolare, bisogna prestare attenzione alla fase di incisione e alla fase di abbattimento, per evitare che il ramo si spezzi e cada in modo incontrollato. Se possibile, bisogna usare delle corde o delle funi per legare il ramo e guidarne la caduta;
  • Disinfettare gli attrezzi dopo ogni taglio, per evitare di trasmettere eventuali malattie da un ramo all’altro;
  • Proteggere le ferite con del mastice cicatrizzante, per favorire la guarigione e prevenire l’insorgenza di infezioni o parassiti. Il mastice cicatrizzante è una sostanza viscosa e impermeabile, che si applica sulle ferite con un pennello o con le dita.

Come fare i tagli di potatura per evitare danni?

dove fare tagli di potatura
Come e dove fare i tagli di potatura per evitare danni?

Il quinto aspetto da considerare quando si vuole potare una pianta è come fare i tagli di potatura per evitare danni alla pianta o all’ambiente circostante. Per fare i tagli in modo corretto e sicuro, bisogna seguire alcuni accorgimenti, come:

  • Scegliere il periodo giusto per potare, in base al tipo di pianta e all’obiettivo della potatura. In generale, il periodo migliore per potare è quello del riposo vegetativo, cioè l’inverno o la fine dell’estate, quando la pianta ha meno linfa in circolazione e si rischia meno di provocare sanguinamenti o stress;
  • Scegliere la quantità giusta di potatura, in base al tipo di pianta e alla sua età. In generale, bisogna evitare di potare troppo o troppo poco, in quanto si può alterare l’equilibrio tra vegetazione e fruttificazione, o tra radici e chioma. La quantità di potatura va calibrata in modo da eliminare solo le parti inutili o dannose della pianta, senza intaccare le parti vitali o produttive;
  • Scegliere la forma giusta di potatura, in base al tipo di pianta e al suo sviluppo. In generale, bisogna cercare di rispettare la forma naturale della pianta e di favorire la sua crescita armonica e bilanciata.

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