Quando potare la mimosa e come è il tema di questa guida pratica che oggi condividiamo con te. La mimosa è una pianta appartenente alla famiglia delle acacie, originaria della Tasmania, che produce splendidi fiori gialli profumati. Ormai è diventata una delle piante simbolo delle donne e viene spesso donata loro proprio in occasione dell’omonima festa che cade l’8 marzo.
Ma sai quando e come potare la mimosa per mantenerla in salute e favorire una fioritura abbondante? In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che devi sapere sulla potatura della mimosa, sia che tu la coltivi in giardino sia per la coltivazione in vaso.
Quando potare la mimosa: periodo
Si tratta di un’operazione che va fatta con attenzione, usando delle forbici o delle cesoie ben affilate e disinfettate, per evitare di trasmettere malattie alla pianta. Si devono tagliare i rami sfioriti, i rami troppo lunghi o sottili, i rami che si incrociano o che crescono verso l’interno della chioma. Si devono invece rispettare i rami principali e quelli che si dipartono dalla base della pianta, che contribuiscono a dare stabilità e vigore alla mimosa.
Varia a seconda dell’età e del tipo di coltivazione della pianta. Vediamo nel dettaglio come procedere.
Come potare la mimosa giovane
La mimosa giovane si effettua nei primi due o tre anni di vita della pianta, quando è ancora in fase di formazione. La potatura della mimosa giovane può essere drastica, tagliando i rami fino a un terzo o anche a metà della loro lunghezza, per favorire lo sviluppo di una chioma densa e armoniosa. Va fatta seguendo il naturale portamento della pianta, senza forzarla a prendere forme innaturali.
Si effettua in primavera, dopo la fioritura, ma anche in autunno, prima dell’inverno, per eliminare eventuali rami danneggiati dal vento o dalle malattie.
Come potare la mimosa adulta
La potatura della mimosa adulta si effettua quando la pianta ha raggiunto la sua dimensione definitiva e ha una chioma ben formata. Più leggera e mirata rispetto a quella della mimosa giovane, ha lo scopo di mantenere la forma della pianta, eliminare i rami in eccesso o sfioriti e favorire il ricambio vegetativo.
Va fatta in primavera, dopo la fioritura, tagliando solo i rami che hanno prodotto i fiori e quelli che appesantiscono troppo la chioma. Si devono lasciare intatti i rami più giovani e vigorosi, che daranno origine ai nuovi fiori l’anno successivo. Non va fatta ogni anno, ma solo quando necessario, visto che la pianta tende a crescere in modo equilibrato e non richiede interventi frequenti.
Come potare la mimosa in vaso
Questo intervento va fatto in primavera, dopo la fioritura, tagliando i rami sfioriti e quelli troppo lunghi o deboli. Si devono lasciare almeno 4 o 5 gemme per ogni ramo, per garantire una buona fioritura l’anno successivo.
Va accompagnata da una buona concimazione organica, da effettuare ogni due settimane durante la stagione vegetativa, da aprile a settembre. Inoltre, la mimosa in vaso va annaffiata regolarmente, mantenendo il terreno sempre umido ma non bagnato, e va esposta al sole, evitando però le ore più calde della giornata.
Come curare un albero di mimosa
L’albero di mimosa è una pianta facile da coltivare e da curare, che richiede poche attenzioni e regala una splendida fioritura primaverile. Per avere un albero di mimosa sano e vigoroso, bisogna seguire alcune semplici regole.
- Scegliere il luogo giusto: l’albero di mimosa ama il sole e il calore, quindi va collocato in una posizione ben esposta e luminosa. Evitare però le zone troppo ventose o umide, che possono favorire lo sviluppo di malattie fungine;
- Preparare il terreno: l’albero di mimosa preferisce un terreno fertile, soffice e ben drenato, arricchito con del concime organico prima della messa a dimora. Evitare i terreni troppo compatti o argillosi, che impediscono il drenaggio dell’acqua;
- Concimare regolarmente: l’albero di mimosa ha bisogno di nutrimento per crescere bene e fiorire. Concimare la pianta ogni due settimane durante la stagione vegetativa, da aprile a settembre, con un concime liquido specifico per piante da fiore, seguendo le dosi indicate sulla confezione. Sospendere la concimazione in inverno, quando la pianta è in riposo;
- Potare al momento giusto: l’albero di mimosa va potato solo dopo la fioritura, tra aprile e maggio, per eliminare i rami sfioriti e quelli in eccesso o danneggiati. La potatura va fatta con cura, usando degli attrezzi ben affilati e disinfettati, per evitare di ferire la pianta o di trasmetterle malattie. La potatura va fatta seguendo il naturale portamento della pianta, senza forzarla a prendere forme innaturali;
- Proteggere dal freddo: l’albero di mimosa resiste bene al freddo, ma soffre se le temperature scendono al di sotto dei -5°C o se ci sono forti gelate o nevicate. Per proteggere la pianta dal freddo, si possono adottare alcune precauzioni, come scegliere una varietà più resistente, collocare la pianta in una posizione riparata, coprire la base della pianta con uno strato di pacciame organico, coprire la pianta con un telo di plastica o di tessuto non tessuto in caso di gelate eccezionali.
Altre domande su quando potare la mimosa e come
Si può potare la mimosa a settembre?
Si può potare la mimosa a luglio?
La potatura della mimosa a luglio non è una buona idea, perché si interrompe il normale ciclo vegetativo della pianta e si riduce la sua capacità di fiorire. Infatti, la mimosa inizia a formare i boccioli dei fiori già in estate, e se si potano i rami in luglio, si eliminano anche i boccioli. Inoltre, la potatura a luglio può stressare la pianta e renderla più sensibile alle malattie e ai parassiti. La potatura della mimosa va fatta solo in primavera, dopo la fioritura, per rimuovere i rami sfioriti e quelli in eccesso o danneggiati . Se si vuole limitare la crescita della mimosa, si può effettuare una leggera sfoltitura dei rami più lunghi o sottili, ma senza intaccare i rami principali e quelli che portano i boccioli.