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Quando potare il gelsomino e come farlo

In questa guida ti spieghiamo quando potare il gelsomino e come farlo, dandoti alcuni consigli pratici e utili. Questa pianta rampicante si distingue per i suoi fiori profumati e la sua capacità di adornare muri, pergolati e graticci. Per conservare la sua bellezza e la sua salute, è importante effettuare una corretta potatura, che cambia a seconda della specie di gelsomino coltivata e della fase di crescita della pianta.

Scopri ora come tagliarlo, che sia rampicante o in vaso, e tante altre raccomandazioni per una pianta in salute e florida.

Quando potare il gelsomino a seconda della varietà

Quando si pota il gelsomino

quando potare il gelsominoLa potatura del gelsomino dipende dalle condizioni atmosferiche e deve essere effettuata nel periodo pre-primavera, quando le giornate diventano più lunghe e serene, ma il clima è ancora freddo. Ciò vale anche per la potatura di ringiovanimento, o mantenimento, che si esegue ogni due o tre anni per eliminare i rami secchi, danneggiati o vecchi.

Jasminum Nudiflorum e Jasminum Primulinum, tra le varietà di gelsomino, che fioriscono sui rami dell’anno precedente, dovrebbero essere potati subito dopo la fioritura, mentre altre specie come Jasminum Officinalis o Jasminum Grandiflorum, che fioriscono sui rami dell’anno in corso, andrebbero potate prima della fioritura.

Quando si pota il gelsomino rampicante?

La pianta di gelsomino rampicante è capace di raggiungere altezze superiori ai tre metri e di coprire ampi spazi con i suoi rami intrecciati e flessibili. Per questo motivo, è necessario potarlo periodicamente, per controllare la sua crescita e mantenerlo in forma. Le operazioni di potatura vanno fatte in base alla specie coltivata e al periodo di fioritura.

Ci sono, infatti, due categorie di gelsomino rampicante: quello che produce fiori sui rami dell’anno precedente, come il Jasminum Nudiflorum e il Jasminum Primulinum, e quello che produce fiori sui rami dell’anno corrente, come il Jasminum Officinalis o il Jasminum Grandiflorum. Il primo tipo di pianta va potato poco dopo la fioritura, eliminando i rami con i fiori sfioriti e accorciando quelli troppo lunghi o deformi. La seconda tipologia richiede l’eliminazione dei rami vecchi o danneggiati e la riduzione di quelli troppo fitti o intrecciati prima della fioritura. Si consiglia di utilizzare forbici per la potatura ben affilate e disinfettate, tagliando i rami poco sopra una gemma o una foglia.

Quando si potano le siepi di gelsomino?

Le siepi di gelsomino sono esteticamente piacevoli e profumate, ma richiedono una potatura costante per mantenere una forma ordinata e compattezza. Per garantirne la salute è opportuno potarle almeno due volte all’anno: la prima volta in primavera, prima della fioritura, per incentivare la produzione di nuove gemme e fiori; la seconda volta in autunno, dopo la fioritura, per rimuovere i rami sfioriti e dare alla siepe una forma definitiva.

Per effettuare la potatura si dovrebbe utilizzare un paio di cesoie da siepe o un tagliasiepi elettrico, seguendo una linea orizzontale o leggermente inclinata verso l’alto.

Come potare il gelsomino

Come sfoltire il gelsomino?

potatura drastica gelsominoLa potatura del gelsomino ha l’obiettivo di modellare la pianta, stimolare la fioritura e rafforzare la struttura dei rami. Per diradare il gelsomino, è importante utilizzare forbici da potatura affilate e igienizzate, per prevenire la trasmissione di malattie alla pianta. Si inizia rimuovendo  le parti secche, rami danneggiati o malati, tagliandoli alla base.

Successivamente, si procede a sfoltire i rami eccessivamente fitti o intrecciati, in modo da favorire la circolazione di luce e aria. Infine, si accorciano i rami troppo lunghi o fuori forma, tagliandoli di alcuni centimetri sopra una gemma o una foglia.

Quante volte si taglia il gelsomino?

Il quantitativo di tagli necessari per il gelsomino è diverso a seconda della varietà coltivata e del genere di potatura che si vuole effettuare. In linea generale, si consiglia di potare la pianta almeno una volta all’anno, preferibilmente in primavera o in autunno, tenendo conto della specie.

Di tanto in tanto, ogni due o tre anni, è possibile eseguire una potatura di rinnovamento, in modo da eliminare i rami danneggiati o vecchi e favorire la comparsa di nuovi germogli. Nel caso in cui si coltivi il gelsomino come siepe, è opportuno eseguire la potatura due volte all’anno, preferibilmente in primavera e in autunno, così da tenerla sempre in forma compatta e ordinata.

Come rinforzare il gelsomino?

Per rafforzare il gelsomino, insieme alla potatura, è essenziale assicurarsi di prestare le debite cure e attenzioni alla pianta stessa. Il gelsomino è un tipo di pianta che predilige la luce solare e il calore, ma può anche sopportare il freddo se protetto da una barriera, come un muro o una copertura. Bisogna irrigare il gelsomino con regolarità, ma evitando l’eccesso e qualsiasi accumulo d’acqua che potrebbe provocare il marciume del sistema radicale.

Si dovrebbe concimare il gelsomino una volta al mese, dal marzo al settembre, con un prodotto liquido specifico per piante floreali, diluito nell’acqua d’irrigazione. Inoltre, se coltivato come pianta rampicante, il gelsomino avrà bisogno di supporti come dei tutori o dei fili di ferro per indirizzarne la crescita e impedire la rottura dei rami a causa della presenza dei fiori.

Altre domande su quando potare il gelsomino e come

Si può potare il gelsomino in estate?

quando potare gelsominoIl gelsomino è una pianta che ama il sole e il calore, quindi si può coltivare anche d’estate, purché si seguano alcune accortezze.

  • in primo luogo, è importante selezionare una varietà di gelsomino che sia adatta al clima della propria regione, dando preferenza a quelle più resistenti alla siccità e alle temperature elevate;
  • è necessario garantire alla pianta un’adeguata irrigazione senza esagerare, evitando ristagni d’acqua che potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine.
  • è opportuno concimare la pianta con un prodotto ricco di potassio per stimolarne la fioritura e la resistenza alla carenza di acqua. Se si sceglie di coltivare il gelsomino in un vaso, è consigliabile posizionarlo in un’area ombreggiata durante le ore più calde del giorno e vaporizzare acqua sulle foglie per rinfrescarle.

Come si esegue la potatura drastica del gelsomino?

La potatura drastica del gelsomino è un intervento che si può fare quando la pianta si è espansa troppo e ha perso la sua forma originaria. Consiste in una forte riduzione che rimuove la maggior parte dei rami, lasciando solo quelli principali e più sani. La potatura radicale del gelsomino dovrebbe essere effettuata in primavera, prima della fioritura, utilizzando forbici da potatura affilate e disinfettate. Si inizia eliminando i rami alla base che sono secchi, danneggiati o malati. Successivamente si procede a ridurre l’altezza e la larghezza della pianta, tagliando i rami fino a due terzi sopra una gemma o una foglia. Infine, si dirada i rami interni per favorire il passaggio dell’aria e della luce.

La potatura radicale del gelsomino favorisce la crescita di nuovi germogli e fiori, tuttavia richiede anche un corretto apporto di fertilizzanti per aiutare la pianta a riprendersi dallo stress.