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Potatura alberi condominiali

Spesso la potatura alberi condominiali è motivo di scontro tra vicini non sempre d’accordo su tempi, modalità e spese dell’intervento. ad ogni modo, concorderai che si tratta di un’operazione necessaria per la salute e la sicurezza delle piante, ma anche per il rispetto delle norme e dei diritti dei vicini.

In questa guida cercheremo di chiarire quali sono le regole e le responsabilità che riguardano la potatura degli alberi in condominio, fornendo alcuni consigli utili per evitare problemi e controversie.

Quando un albero è condominiale?

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Sai quando un albero è condominiale?

Un albero è condominiale quando si trova in una parte comune dell’edificio, come il giardino, il cortile o il terrazzo. In questo caso, l’albero appartiene a tutti i condomini in proporzione ai loro millesimi di proprietà, e quindi la sua manutenzione e la sua potatura sono di competenza dell’amministratore, che deve provvedere a farle eseguire da personale qualificato e autorizzato.

Se invece l’albero si trova in una parte esclusiva dell’edificio, come il balcone o il giardino privato di un singolo appartamento, l’albero è di proprietà esclusiva del solo condòmino che lo ha piantato o che ne ha la disponibilità. In questo caso, la manutenzione e la potatura dell’albero sono di responsabilità del condòmino proprietario, che deve però rispettare le norme che regolano il rapporto con i vicini.

Come obbligare il vicino a tagliare gli alberi?

Se il vicino ha degli alberi nella sua parte esclusiva del condominio, e questi alberi arrecano disturbo o danno agli altri, si può chiedere al vicino di tagliare gli alberi o di ridurne le dimensioni. Ad esempio, se gli alberi invadono lo spazio aereo degli altri balconi, se ostruiscono la vista o la luce, se provocano rumori molesti o caduta di foglie o frutti, se danneggiano le strutture o le tubazioni dell’edificio.

Per chiedere al vicino di tagliare gli alberi, si può seguire una procedura graduale:

  • Innanzitutto, si può provare a parlare con il vicino in modo civile e cordiale, spiegandogli il problema e cercando di trovare una soluzione amichevole;
  • Se il dialogo non funziona, si può inviare al vicino una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui si richiede formalmente di attuare l’intervento entro un termine ragionevole;
  • Se il vicino non risponde o non esegue l’intervento entro il termine stabilito, si può ricorrere all’amministratore del condominio, che può convocare un’assemblea per deliberare sull’argomento e eventualmente intimare al vicino di tagliare gli alberi;
  • Se anche l’amministratore non riesce a risolvere la questione, si può ricorrere all’autorità giudiziaria, presentando un’azione legale nei confronti del vicino per ottenere l’ordinanza di potatura degli alberi o il risarcimento dei danni subiti.

Potatura alberi condominiali: ripartizione spese

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Come ripartire le spese per la potatura alberi condominiali?

Quando la potatura degli alberi è disposta dall’amministratore, perché gli alberi sono situati nelle parti comuni o perché sono fonte di disturbo o danno per i condomini, le spese per l’intervento devono essere ripartite tra tutti i condomini secondo i criteri stabiliti dal regolamento condominiale o dall’assemblea.

In generale, si possono applicare due criteri diversi:

  • Il criterio della conservazione: secondo questo criterio, le spese per la potatura degli alberi sono considerate come spese per la conservazione delle parti comuni del condominio, e quindi devono essere ripartite tra i condomini in base ai loro millesimi di proprietà (art. 1123 c.c.).
  • Il criterio dell’utilità: secondo questo criterio, le spese sono considerate per l’utilità che i condomini traggono dagli alberi, e quindi devono essere ripartite tra i condomini in base al beneficio che ciascuno riceve dagli alberi (art. 1124 c.c.).

Il criterio da applicare dipende dalla natura e dalla funzione degli alberi. Ad esempio, se gli alberi sono di alto fusto e servono a decorare e abbellire l’edificio, si può applicare il criterio della conservazione. Se invece gli alberi sono di piccole dimensioni e servono a creare ombra e privacy per i condomini, si può applicare il criterio dell’utilità.

In ogni caso, l’assemblea può deliberare diversamente, stabilendo un altro criterio di ripartizione delle spese, purché sia conforme ai principi di equità e proporzionalità.

Quali sono le regole condominiali sulla manutenzione del verde?

Oltre alla potatura degli alberi, la manutenzione del verde in condominio comprende anche altre attività, come la cura del prato, delle siepi, dei fiori e delle piante ornamentali. Anche in questo caso, le regole e le responsabilità dipendono dalla collocazione del verde nelle parti comuni o nelle parti esclusive del condominio.

Se il verde si trova nella zona comune, la sua manutenzione è di competenza dell’amministratore, che deve provvedere a farla eseguire da personale qualificato e autorizzato. Le spese per la manutenzione del verde sono ripartite tra i condomini secondo i criteri stabiliti dal regolamento o dall’assemblea, che possono essere quelli della conservazione o dell’utilità.

Se invece il verde si trova nelle parti esclusive, la sua manutenzione è di responsabilità dei singoli proprietari o usufruttuari, che devono però rispettare le norme civili che regolano il rapporto con gli altri condomini.

Alberi su parti comuni, se piantati dal condòmino non opera l’accessione

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E se un condomino pianta un albero in una parte comune?

Un caso particolare riguarda gli alberi piantati da un condòmino su una parte comune del condominio. In questo caso, infatti, non opera il principio dell’accessione, secondo il quale tutto ciò che si unisce e incorpora alla cosa principale appartiene al proprietario di questa (art. 934 c.c.). Quindi, gli alberi piantati dallo stesso non diventano di proprietà del condominio, ma restano di proprietà del soggetto che li ha piantati.

Questo significa che il condòmino ha il diritto di mantenere gli alberi piantati da lui su una parte comune del condominio, ma anche il dovere di occuparsi della loro manutenzione e potatura. Inoltre, deve rispettare le norme civili e condominiali che regolano il rapporto con gli altri condomini, e deve ottenere l’autorizzazione dell’assemblea per eventuali modifiche o innovazioni che riguardano gli alberi.

Questo principio è stato confermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 1731/2019, in cui si afferma che “gli alberi piantati dal condòmino su una parte comune non sono soggetti all’accessione immobiliare in favore del condominio; pertanto, salvo diverso accordo tra i partecipanti alla comunione forzosa, essi restano nella disponibilità esclusiva del condòmino che li ha piantati”.

Come abbattere gli alberi condominiali

L’abbattimento degli alberi in condominio è un’operazione estrema e delicata, che deve essere effettuata solo in casi eccezionali e con le dovute cautele. Infatti, l’abbattimento degli alberi comporta la perdita di un bene naturale e ambientale, che può avere conseguenze negative sul paesaggio, sul clima e sulla biodiversità.

Per questi motivi, l’abbattimento degli alberi in condominio deve essere autorizzato dalle autorità competenti, che possono essere il comune, la regione o il ministero dell’ambiente, a seconda delle norme vigenti nel territorio.

Inoltre, l’abbattimento degli alberi deve essere deliberato dall’assemblea condominiale, che deve ottenere il consenso della maggioranza dei condomini.

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