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Come disinfettare i tagli della potatura?

Come disinfettare i tagli della potatura? Dopo aver effettuato quella che è un’operazione fondamentale per la salute e la produttività delle piante, possono verificarsi delle ferite che favoriscono l’ingresso di agenti patogeni, come funghi e batteri. Per evitare che le piante si ammalino o subiscano danni irreparabili, è importante la disinfezione, sia durante che dopo l’intervento.

Come disinfettare i tagli della potatura?

Il primo passo per sapere come disinfettare le potature è quello di cercare informazioni dettagliate sull’argomento; consultati con un professionista del settore e impara come affrontare al meglio il taglio ulivi, il taglio della siepe e la gestione dei tuoi spazi verdi. La prima cosa fondamentale è utilizzare attrezzi di potatura puliti e affilati, che riducano al minimo lo stress e il trauma alla pianta. Prima di ogni utilizzo, è bene disinfettare le lame delle forbici pneumatiche o da taglio tradizionali e delle seghe con un prodotto disinfettante, come alcol etilico, candeggina diluita o sali quaternari di ammonio. Questo serve a eliminare eventuali microrganismi patogeni che potrebbero trasferirsi da una pianta all’altra, causando infezioni incrociate. Inoltre, è consigliabile disinfettare le lame anche tra una pianta e l’altra, o tra un ramo e l’altro, se si notano segni di malattia.

Durante la potatura, è importante effettuare dei tagli netti e puliti, seguendo l’andamento naturale dell’albero e rispettando i tessuti legnosi. I tagli da potatura devono essere il più possibile obliqui, per favorire lo scorrimento dell’acqua e impedire il ristagno di umidità, che favorisce lo sviluppo di funghi e batteri. I tagli devono essere anche il più possibile vicini al punto di inserzione del ramo, senza lasciare monconi sporgenti, che rallentano la cicatrizzazione e aumentano il rischio di infezioni.

Dopo aver effettuato il taglio, è bene disinfettare la superficie di taglio con un prodotto a base di rame, come la poltiglia bordolese, che ha un’azione fungicida e battericida. Si può usare uno spruzzatore o un pennello per applicare il prodotto direttamente sul taglio, coprendo bene tutta l’area interessata. Il rame ha anche un effetto cicatrizzante, in quanto stimola la formazione di una pellicola protettiva sui tessuti esposti.

Cosa fare dopo la potatura?

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In foto: un giardiniere esperto che disinfetta i tagli col rame dopo la potatura

Subito dopo la potatura, è importante rimuovere e smaltire tutti i residui di legno tagliato, che potrebbero ospitare microrganismi patogeni o parassiti. Si possono bruciare, se non ci sono divieti, o portare in discarica. In alternativa, si possono triturare e usare come pacciamatura o compost, ma solo se non presentano segni di malattia o infestazione.

Dopo aver disinfettato i tagli con il rame, si può procedere a sigillare il taglio con un prodotto cicatrizzante, come il mastice. Il mastice è una sostanza viscosa e impermeabile, che si applica con un pennello o con le dita, formando uno strato uniforme e sottile sul taglio. Serve a proteggere la ferita da potatura da agenti esterni, come insetti, spore, polvere, ecc. e a favorire la rimarginazione dei tessuti.

Il mastice deve essere usato solo sui tagli di una certa dimensione, superiori ai 2-3 cm di diametro, e solo dopo aver disinfettato il taglio con il rame. Inoltre, deve essere usato con moderazione, evitando di applicarlo su parti sane dell’albero o di formare strati troppo spessi, che potrebbero impedire la respirazione della pianta.

Come curare le ferite delle piante?

Le ferite da potatura degli alberi, se ben eseguite e trattate, tendono a cicatrizzare in modo naturale, grazie alla capacità rigenerativa delle piante. Tuttavia, in alcuni casi, le ferite possono rimanere aperte o infettarsi, compromettendo la salute e la vitalità della pianta. In questi casi, è necessario intervenire con delle cure specifiche, che dipendono dal tipo e dalla gravità della lesione.

Se la ferita è superficiale e non presenta segni di infezione, si può semplicemente pulire e disinfettare il taglio con un prodotto a base di rame, come già visto, e applicare del mastice cicatrizzante, se necessario. Se la ferita è profonda o estesa, si può ricorrere a delle tecniche di chirurgia vegetale, che consistono nel rimuovere i tessuti danneggiati o morti con una lama affilata e pulita, e nel ricostruire la forma originale del taglio, seguendo il profilo del legno sano. Anche in questo caso, si deve disinfettare e sigillare il taglio con il rame e il mastice.

Se la ferita è infetta, si deve prima identificare l’agente patogeno responsabile, che può essere un fungo, un batterio, un virus o un insetto. A seconda del tipo di patogeno, si deve scegliere il prodotto più adatto per combatterlo, che può essere un fungicida, un battericida, un virucida o un insetticida. Si deve applicare il prodotto seguendo le indicazioni del produttore, e ripetere il trattamento fino a quando i sintomi non scompaiono. In alcuni casi, si può anche dover rimuovere la parte infetta o l’intero ramo, se non c’è possibilità di guarigione.

Come disinfettare gli ulivi dopo la potatura?

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Alcune ferite delle piante tendono a cicatrizzare in modo naturale

Gli ulivi sono alberi da frutto molto resistenti e longevi, ma anche loro possono essere soggetti a malattie e parassiti, soprattutto dopo la potatura. Per disinfettare gli ulivi dopo la potatura, si possono seguire le stesse indicazioni viste in precedenza, con qualche accorgimento in più.

Innanzitutto, si deve potare gli ulivi nel periodo giusto, che va da novembre a marzo, evitando i mesi più caldi e umidi, che favoriscono lo sviluppo di funghi. Si deve anche potare con criterio, eliminando solo i rami secchi, malati, danneggiati o che si incrociano, senza esagerare con i tagli, che potrebbero indebolire la pianta e ridurne la produzione.

Dopo aver potato, si deve disinfettare i tagli con il rame, che è il prodotto più efficace contro le principali malattie degli ulivi, come la rogna, l’occhio di pavone e la lebbra. Si può usare la poltiglia bordolese o il solfato di rame, diluiti in acqua secondo le dosi indicate sulle confezioni. Si deve spruzzare il prodotto sulle superfici di taglio, coprendole bene, e ripetere il trattamento ogni 15-20 giorni, fino a quando la ferita non si cicatrizza.

Per sigillare i tagli, si può usare il mastice, come per le altre piante, ma si può anche optare per dei prodotti specifici per gli ulivi, come l’arbokol copper, che ha un’azione cicatrizzante e disinfettante allo stesso tempo. Si deve spalmare il prodotto sul taglio con un pennello o con le dita, formando uno strato sottile e uniforme.

Cosa usare al posto del mastice per potature?

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Se non hai il mastice per cicatrizzare i tagli delle piante, puoi usare la propoli

Se non hai a disposizione il mastice o preferisci usare dei prodotti naturali, si possono usare delle alternative al mastice per potature, che hanno lo stesso scopo di proteggere e cicatrizzare i tagli.

Tra le alternative più comuni e efficaci, ti possiamo consigliare:

  • La propoli: è una resina che le api producono, che ha effetti cicatrizzanti, antisettici e antimicotici. Si compra in erboristeria o online, e si mette sul taglio, dopo averlo pulito con il rame. La propoli crea una pellicola che protegge la ferita e aiuta la guarigione;
  • La cera d’api: è un altro prodotto delle api, che ha proprietà simili alla propoli, ma è più morbida e modellabile. Si fonde a bagnomaria e si mescola con un po’ di olio vegetale, per renderla più liquida e spalmabile. Si mette sul taglio con un pennello o con le dita, formando uno strato sottile e uniforme. La cera d’api isola il taglio dall’umidità e dagli insetti, e si decompone naturalmente con il tempo;
  • L’argilla: è una sostanza naturale che ha effetti cicatrizzanti, disinfettanti e assorbenti. Si usa l’argilla verde o rossa, che si trova in erboristeria o online, e si fa una pasta con un po’ di acqua. Si mette l’argilla sul taglio, dopo averlo pulito con il rame, e si lascia asciugare. L’argilla fa una crosta che isola il taglio dall’ambiente e assorbe le tossine e le impurità. Si toglie l’argilla quando si stacca da sola o quando il taglio si è cicatrizzato.

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